VISITE GUIDATE ALLA TORINO DEI “SANTI SOCIALI”

Lodevole iniziativa storica culturale  promossa da Don Ermis Segatti

FRANCESCO MASTROMONACO – 18.04.2012

Le giovani guideTORINO –  Nel pomeriggio della domenica delle Palme 1° Aprile, al  Rondò della Forca accanto alla statua di San Giuseppe Cafasso, un nutrito gruppo di persone provenienti dalla città e dalla provincia si ritrovano per scoprire i luoghi che testimoniano la vita e le opere dei cosiddetti “Santi Sociali”.  Si tratta di una lodevole iniziativa storica culturale organizzata da    giovani provenienti dal mondo parrocchiale e associazionistico,  coordinati da don Ermis Segatti, referente per la Pastorale alla Cultura e all’Università della Diocesi di Torino. In veste di accompagnatori, spiegano con un’entusiasmo coinvolgente: «L’idea di fondo è raccontare la Torino degli anni dell’Unità d’Italia da un punto di vista cristiano: colpisce  il grande numero di Santi che operano in città negli stessi anni e spesso nella medesima area geografica».

Ad alcuni di questi santi – quali Giuseppe Cottolengo,  Leonardo Murialdo, Giovanni Bosco, Giuseppe Allamano e Francesco Faà di Bruno- sono dedicati  itinerari monografici  mentre un percorso interreligioso prevede la visita della sala di preghiera Islamica di via Saluzzo, della Sinagoga e del Tempio valdese. È possibile parteciparvi ogni fine settimana prenotando, qualche giorno prima, al numero di telefono indicato sul sito www.santisociali.it che riporta altre  interessanti informazioni su questo progetto multiforme battezzato “Torino di Santi: quale Futuro?”.

La prima uscita “Sulle orme dei Santi”, il fuori programma svoltosi nella domenica delle Palme, racconta  le figure dei vari percorsi monografici, con accenni ad altri importanti personaggi, come Giulia di Barolo e san Giuseppe Cafasso. Alla breve introduzione sul panorama socio-culturale dell’epoca, segue il gradevole percorso a piedi verso la Piccola Casa della Divina Provvidenza costruita dal Cottolengo,  il sacerdote dei poveri e degli ammalati. Da qui al  vicino  Rifugio di Giulia di Barolo, dedicato alle ragazze e alle donne in difficoltà, per  giungere alla solenne Basilica di Maria Ausiliatrice e alla Cappella Pinardi deel grande Oratorio Valdocco, luogo principe dell’attività socio-educativa salesiana di don Bosco.  Proseguendo  in direzione piazza Statuto si arriva alla chiesa di Nostra Signora del Suffragio, nella vicina via San Donato,  e si scopre l’alto campanile progettato dallo scienziato Faà di Bruno. Il percorso si snoda, poi, in corso Palestro fino al   Collegio Artigianelli che vide e il  Murialdo impegnato nella formazione professionale dei giovani, per concludersi nel cuore di Torino, al Santuario della Consolata da cui partì l’opera missionaria dell’Allamano.

Percorsi di fede che toccano il cuore; un modo diverso dal solito per raccontare la città ma anche per offrire spunti di vita leggendo i problemi del presente alla luce della testimonianza dei santi, lontani nel tempo ma molto vicini nello spirito.

{photogallery}images/stories/Fotogallery2012/SulleOrmeDeiSanti/1{/photogallery}