UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL MUSEO EGIZIO DI TORINO
Giulia Francescotti – Dorothea Pesando, Liceo Classico Botta, 29.01.2016
IVREA – Un viaggio alla scoperta del Museo Egizio, della sua storia e della civiltà del Vicino Oriente che ha influenzato la forma mentis greca e latina. Questo l’argomento principe dell’intervento del Dott. Christian Greco, attuale giovane e capace Direttore del Museo Egizio di Torino, tenutosi venerdì 22 gennaio 2016 presso il Liceo Carlo Botta.
La conferenza, che ha riscosso un consistente successo testimoniato dalla copiosa affluenza di pubblico, è stata anticipata da un’introduzione “dottissima”, come lo stesso Greco l’ha definita, della Signora Adele Rovereto, la quale, con garbo e competenza, ha evidenziato la vocazione egizia, che ha contraddistinto Torino sin dalle sue origini, e che ha permesso di definire il 2015 come l’anno in cui l’Egitto è stato l’Italia, e l’Italia è stata l’Egitto.
Alla crescente importanza del Museo, anche a livello internazionale, ha contribuito in maniera incontrovertibile la forza di volontà del Dott. Greco, che già guarda al futuro di ciò che lui ed i suoi collaboratori hanno costruito con passione e determinazione, senza però dimenticare la storia dei grandi Maestri che lo hanno preceduto nella direzione della struttura. In quest’ottica, ci sono già nuovi progetti in cantiere: è stato infatti riscritto un progetto di archeologia compartecipativa da realizzare in collaborazione con l’Università di Londra, ma, soprattutto, si sta lavorando al fine di caricare su di una piattaforma on line 14000 lastre fotografiche, rimaste fino ad ora nascoste agli occhi del pubblico.
E’ inoltre preciso intento della Direzione avvicinare sempre più al museo le generazioni native digitali che necessitano di rapportarsi con la materialità e la concretezza; ad esse si rivolgono le sale di prossima apertura, in cui rivestono il ruolo di protagonisti vasi e statuette, gestiti in modo tale da rendere i giovani più consapevoli dell’importanza del reperto materiale. Compatibilmente con i problemi di sicurezza e di cura dei reperti, Greco sogna infatti un museo in cui anche l’esperienza tattile rivesta un ruolo importante.
“Assumere la direzione del Museo egizio è stato uno dei momenti più belli della mia vita” commenta il Direttore mentre nell’auditorium vengono proiettate le immagini dei lavori che hanno preceduto l’inaugurazione delle sale, “perché il museo è tornato ad essere quello che, mi auguro, sarà sempre di più in un prossimo futuro, ovvero, un centro di ricerca”. É infatti questo l’obiettivo che egli si pone nell’investire le sue energie, con la convinzione che un museo debba essere aperto a tutti e da tutti fruibile.