CONVEGNO SAINT-VINCENT, UN CONFRONTO APERTO SUI TEMI DOMINANTI DELLA POLITICA ITALIANA
Si apre l’annuale convegno della Fondazione Carlo Donat-Cattin nel ricordo di Papa Giovanni Paolo II
OTTOBRE 2005
GIANNI FERRARO
SAINT VINCENT (Ao) – «Quale programma per governare l’Italia ?» sarà quest’anno il filo conduttore della tre giorni di studio, da venerdì prossimo 7 ottobre a domenica 9 ottobre, organizzata come tradizione dalla Fondazione Carlo Donat-Cattin presso il Centro Congressi del Grand Hotel Billia di Saint Vincent.
Il convegno avrà inizio, nel pomeriggio di venerdì 7 ottobre alle ore 16.00 con la rievocazione di un grande personaggio contemporaneo, «Karol Wojtyla, il Papa che ha cambiato la storia»: l’argomento particolarmente avvincente sarà sviluppato dagli interventi di Giulio Andreotti, Andrea Riccardi e Giulio Giorello, con alcune testimonianze inedite. All’incontro parteciperanno autorevoli storici e studiosi e affermati giornalisti.
Tra il pubblico vi saranno anche studenti della Facoltà di Lingue di Torino impegnati nel corso di formazione “Attività di giornalismo”, svolto dalla Fondazione Carlo Donat-Cattin.
La giornata di sabato 8 a partire dalle 9.30 prevede un confronto-dibattito fra i ministri Tremonti e Maroni con i parlamentari Bertinotti e Morgando ed il segretario generale CISL Pezzotta sul tema «Stato sociale: una questione europea». Si cercherà di dare una risposta agli interrogativi impellenti che gravano sulla nostra economia: com’è possibile infatti far fronte alla sfida dei grandi paesi emergenti, quali Cina ed India, senza organizzare una “risposta globale” da parte dell’intera Europa? Ed ancora: com’è possibile provvedere ad una riorganizzazione del lavoro industriale senza ledere i diritti acquisiti dei lavoratori?
Nel pomeriggio, poi, dalle 15.30 si affronterà un tema dominante «Crisi della politica e futuro dei poli», con la partecipazione dei ministri Baccini e Landolfi, il presidente della Regione Lombardia Formigoni e i parlamentari Turco, Mastella, Marini e Adornato.
I relatori tenteranno di rispondere ad una serie di interessanti quesiti: dalla crisi attuale della politica italiana che esalta la personalizzazione e fa spettacolo alle forti divergenze tra partiti appartenenti allo stesso schieramento; dal prevalere, nei due poli, delle posizioni estreme e settarie rispetto a quelle centrali e moderate all’imporsi di forme carismatiche e proprietarie che rischiano di spezzare ogni rapporto tra partiti e società?
Infine domenica 9 ottobre, nella mattinata di chiusura, i vari relatori con il ministro Pisanu e l’on. Rutelli dovranno illustrare i contenuti programmatici degli schieramenti che si fronteggeranno nelle elezioni della primavera 2006 e possibilmente chiarire se le prossime primarie vogliano rappresentare non solo un confronto tra leaders, ma anche tra programmi.