UN CONCORSO INTERNAZIONALE RIVOLTO A TUTTE LE DONNE
MARIA MAZZA, 10.12.2014
TORINO – Martedì 9 dicembre, nella sala conferenze della prestigiosa Fondazione Carlo Donat Cattin l’affermata giornalista Daniela Finocchi, ha incontrato gli studenti del Corso universitario “Giornalismo on line” diretto da Gianni Ferraro. Con un pizzico di giustificato orgoglio, ha spiegato le principali caratteristiche dell’annuale Concorso “Lingua Madre, da lei ideato.
Nata nel 2005, quest’idea tutta italiana ha acquisito di anno in anno fama internazionale. Arrivando a contare oltre 3000 partecipanti, si appresta nel 2015 a festeggiare il suo decimo anniversario. Ma cos’è Lingua Madre? Daniela Finocchi, con voce suadente e volto incorniciato da un sorriso che trasmette immediata empatia, delinea così l’opera letteraria che avvince le donne straniere nel presentare la loro storia: «Lingua Madre non è solo un concorso, ma uno spazio di libertà in cui donne da tutto il mondo, senza intermediari, possono parlare e raccontare la loro esperienza, una possibilità di dare voce a chi purtroppo non ce l’ha».
È un’iniziativa dunque aperta a tutte le donne – straniere e italiane – che vogliono raccontare nella nostra lingua la propria storia o quella di qualche loro amica o compagna di avventura, rendendo pubbliche esperienze quasi sempre difficili e dolorose che, tuttavia approdano a una ricompensa, a una conquista finale. «Ed è proprio questo che contraddistingue le donne straniere in quanto donne – afferma con vigore Daniela Finocchi – hanno tutte in comune un modo simile di affrontare la vita e le avversità, trovando motivi di felicità e speranza anche nei momenti più bui». È impossibile non commuoversi insieme a lei, quando per far comprendere meglio questa strenua positività, Daniela Finocchi legge un racconto tratto dall’antologia del 2013: l’emozionante storia di una bambina che dopo aver perso la madre durante il naufragio del “barcone” che avrebbe dovuto costituire la salvezza per la propria famiglia, giunta in Italia chiede alla sua maestra di insegnarle a nuotare, così da poter salvare, almeno nei sogni che la perseguitano, la sua amata mamma.Una storia di sofferenze, difficoltà ma soprattutto d’amore.
Storie come questa esemplificano l’alto livello emotivo e letterario dei racconti che vengono antologizzati annualmente da Lingua Madre. Al concorso si può partecipare inviando esclusivamente per posta il proprio racconto o anche solo una foto che rappresenti la storia di una donna straniera entro e non oltre il 31/12/2014. Il bando con tutte le norme è comunque facilmente consultabile al link: http://concorsolinguamadre.it/bando/
Da ricordare è inoltre la partecipazione straordinaria di Lingua Madre all’expo 2015 di Milano nell’ambito del progetto “WE Women for Expo”, un programma che intende porre al centro dell’attenzione nazionale il nutrimento del corpo e dell’anima secondo una prospettiva tutta femminile. L’iniziativa mira a coinvolgere donne di ogni paese, estrazione sociale ed età con un invito semplice: condividere la Ricetta per la vita, ossia un piatto con una particolare carica emotiva, simbolo di una storia che vale la pena raccontare.