DA 8 A 20 NOVEMBRE
TORINO – L’arte di fare la differenza, un progetto di esposizione artistica, ideato e diretto da Anna Maria Pecci, presenta 5 mostre in Gallerie torinesi realizzate da 15 giovani artisti insieme ad educatori, prendendo spunto dalla visita alle collezioni etnografiche del Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino. Continua
Un’iniziativa, sostenuta dall’Università degli Studi di Torino e dalla Città di Torino, che coinvolge giovani artisti provenienti dalle accademie e “outsider”, che affiancati da psicologi, educatori, antropologi, critici e curatori hanno seguito un percorso formativo e creativo per alcuni mesi. Dopo aver visto collezioni di arte brut, quelle degli internati nel manicomio di Collegno tra Ottocento e Novecento, e di arte etnografica, hanno messo in opera le loro riflessioni sul significato di normalità, disagio e marginalità e esplorando e sperimentando le diverse potenzialità dei linguaggi dl’arte contemporanea.
Programma
Galleria Rizomi Art Brut, fino al 10 novembre 2012, c.so Vittorio Emanuele II 28, mercoledì-sabato 14.00-19.00 info@rizomi.com – www.rizomi.it
Realizzata all’interno del centro diurno frequentato da Mirko, l’opera La città è una scultura di grandi dimensioni in terracotta smaltata. Il lavoro è ispirato alla complessa spazialità del Nuovo Mondo, scultura in ossa animali intagliate, creata all’inizio del Novecento da Francesco Toris e oggi parte della collezione di Art Brut del Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino.
Galleria nb:notabene, fino al 10 novembre 2012, via Bellezia 12, martedì-sabato dalle 15 alle 19, info@nbnotabene.it – http://nb-libreria.blogspot.it/
RICORDI DI VIAGGIO di Simone Bubbico, artista, Cheikh Diop, cittadino senegalese che vive in Italia, Beatrice Rosso studentessa di Scienze dell’Educazione.
Colpiti dallo Zemi delle Antille, uno degli oggetti delle collezioni etnografiche del Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino, i componenti del gruppo hanno riflettuto sul tema della migrazione e sullo spostamento/ spaesamento che ne può derivare.
L’opera è una complessa installazione visiva e sonora, che combina le tecniche della pittura e della proiezione di ombre cinesi con canzoni e musica, che narrano una storia che arriva a noi da lontano ma che suona universale.
Galleria Spazio Bianco, fino al 12 novembre, via Saluzzo 23 bis, martedì-venerdì 16.30-19.30, informarte8@gmail.com
QUOTIDIANA ASPIRAZIONE AD UNA PERSONALE IDEA DI NORMALITÀ di Caterina Cassoni educatrice interessata alle problematiche sociali di marginalità, Ario Dal Bo musicista ed eclettico compositore che si occupa, in maniera autodidatta, della realizzazione e montaggio video, Arianna Uda, artista.
Partendo dagli strumenti di misurazione cranica conservati al Museo di Antropologia ed Etnografia, inseguono l’obiettivo di mettere in evidenza quanto sia soggettivo e arbitrario il concetto di normalità e anormalità.
Galleria Cecchi Point Hub Multiculturale, fino al 20 novembre 2012, via Cecchi 17, martedì-sabato 15-19, info@cecchipoint.it – www.cecchipoint.it
UNO SU UNO / PROGETTO PROVVISORIO CON PENNARELLO INDELEBILE di Michela Depetris, artista che predilige il linguaggio della performance, del video e della fotografia istantanea, Daniela Leonardi, educatrice professionale, Marius Pricina, cittadino romeno
Il loro progetto si ispira ai tessuti ricamati dagli internati del manicomio di Collegno della collezione di Art Brut del Museo di Antropologia ed Etnografia. Il mondo di cura e affetti domestici racchiuso in questi oggetti ha portato i tre artisti a riflettere sulla realtà dei senza fissa dimora. L’opera esplora ed interroga la relazione tra pubblico e privato mettendo in risonanza il vissuto diurno e disabitato di un dormitorio con il vissuto notturno e popolato di un appartamento
Galleria InGenio Arte Contemporanea, fino al 14 novembre 2012 , c.so San Maurizio 14/E martedì-sabato 15.00-19.00 ingenio@comune.torino.it
IL MULTIOGGETTO E LE “71” OMBRE di Marcello Corazzi, disegnatore, Giulia Gallo, artista relazionale e performer, Isabella Mazzotta, educatrice.
Realizzato in carta a mano, midollino e tarlatana è un opera fantastica, in divenire come centauro, Uccentauro, drago cinese, mappa…che abiterà completamente lo spazio mostra di circa 20mq.
L’immagine che gli autori hanno scelto per presentarsi nasce dall’unione delle loro ombre in un’unica proiezione che può essere, allo stesso tempo, la figura di un’isola, di un cane oppure di un volto e così via. Forme ispirate dai diversi oggetti appartenenti al patrimonio del Museo di Antropologia ed Etnografia di Torino, in particolare: dall’animale fantastico ne Il Mondo in rivista che l’autore Mario Bertola chiamò Uccentauro e dalle ossa e i pezzi in legno modellati dai ricoverati nel Manicomio di Collegno a inizio Novecento.
Per info: www.artedifferenza.it