STEVE McCURRY AL FORTE DI BARD.

Il grande fotografo di fama mondiale nell’incantevole scenario del gran baluardo della Regione Valle d’Aosta

Antonella Mele, 26.10.2016

BARD (AO) – Sabato 22 ottobre alle ore 17.00 centinaia di persone hanno accolto con grande entusiasmo uno dei più importanti fotografi del secolo del dopoguerra, STEVE McCURRY .

La terza tappa del tour Italiano partito il 20 ottobre dall’Università degli studi di Padova,  conclusosi al Modena Forum Monzani lunedì 24 ottobre ha fatto capolino, come confermato dall’artista stesso, ‘in uno dei luoghi più suggestivi del territorio nazionale’ appunto la Valle D’Aosta.

Gli spazi della sala degli Archi Candidi e Olivero si sono aperti al racconto del maestro attraverso l’arte della fotografia, introdotto dal Presidente del Forte di Bard Augusto Rollandin, volto a promuovere gli ultimi due lavori che lo vedono protagonista nei volumi Steve McCurry. Leggere e Il mondo di Steve McCurry. Steve Mccurry si racconta a Gianni Riotta, editi da Electa Mondadori.

In una lunga serie di conversazioni sostenute dal consigliere delegato della fortezza  Gabriele Accornero, McCurry si è lasciato trasportare dall’atmosfera ospitale ed interessata a conoscere la storia e le immagini di uomo dai grandi valori che lui stesso afferma di aver maturato durante i suoi viaggi, condividendo con il pubblico aneddoti e curiosità di un’intera vita mossa da passione e talento nell’immortalare Popoli e avvenimenti.

Passando dai ricordi impressi nella memoria riguardanti l’ascesa verso il successo iniziata all’età di 19 anni, ai rischi concreti che si presentavano spesso davanti ai suoi occhi in luoghi attraversati da conflitti eterni come Iran-Iraq, Beirut, Filippine, guerra del Golfo e Cambogia, McCurry ricorda uno degli episodi che lo ha reso famoso al grande pubblico:  il suo travestimento con abiti tradizionali Afgani per uscire dall’Afghanistan ed entrare in  Pakistan appena prima dell’invasione dei Russi.

Dall’incontro con Steve McCurry  emergono qualità umane non comuni che si riversano in modo univoco le sue opere.  Gli aspetti sociali e antropologici dei suoi scatti sono al centro della sua professione che lo ha portato alla grande ribalta  con l’assegnazione della prestigiosa medaglia d’oro Robert Capa per il miglior reportage fotografico realizzato all’estero con straordinario coraggio e spirito d’iniziativa.

Immancabile l’approfondimento introspettivo sulla storia dello scatto che ritrae l’orfana dodicenne Sharbat Gula la cui espressione dagli occhi di ghiaccio ha reso celebre l’immagine e l’autore in tutto il mondo.

Ancora una volta la fortezza si è fatta portavoce di storia, arte e bellezza accompagnando il pubblico in un fantastico viaggio fotografico, un carosello di colori ed espressioni  tra ritratti e reportage degni di essere definiti veri capolavori.

Approfondimenti ai rispettivi link:

http://www.electaweb.it/catalogo/scheda/978889180944/it

http://www.electaweb.it/catalogo/scheda/978889180023/it

http://stevemccurry.com/

—————————-

Fotogallery di Andrea Spuccia

{photogallery}images/stories/Fotogallery2016/BardMcCurry/{/photogallery}