SPIRITUALITA’ E MONDO ODIERNO SI INCONTRANO AL SERMIG

“Quando Dio sogna” è il tema dell’incontro con Padre Cesare Faletti

VALERIA TUBEROSI, 14.04.2015                      FOTOGALLERY

TORINO –Ognuno ha l’età dei suoi sogni, e anche Dio ne ha per noi, sta tutto nel capire come farli coincidere”.  Questa la colonna portante del penultimo incontro organizzato dal Sermig nella sala conferenze dell’Arsenale della Pace martedi 14 marzo, con la partecipazione straordinaria di Padre Cesare Faletti intervistato dal giornalista Rai Matteo Spicuglia e da Monica Canalis.

Un vero e proprio cammino di convergenza tra il mondo odierno, troppo spesso succube del male e delle ostilità, e la vita a Pra d’ Mill, monastero del Padre, ai piedi delle Alpi Cozie, luogo di pace, preghiera e contatto con Dio. Come fare quindi per arrivare ad interpretare i sogni che Dio ha in serbo per noi? La risposta a tutto sembra essere la condivisione: sentire il desiderio di incontrare l’altro, e non considerarsi solamente un singolo ma parte di un tutto decisamente superiore e più importante.

Il segreto è ritrovare la gratuità dello stare insieme, della comunità, e della partecipazione”, commenta Padre Faletti a cui piace sottolineare come la vita all’interno del monastero, seppur in intimità e tranquillità, sia essa stessa creazione di condivisione. “C’è un tempo per ogni cosa”, continua, “e saper dedicare ad ogni cosa il suo tempo è la chiave migliore per arrivare a gestire le proprie relazioni, le proprie ambizioni, i propri sogni: solo così si avrà la sensazione di non averne sprecato neanche un pò”.

Non è un cammino in discesa, ma di sicuro neanche da imparare sui libri, perché, come sottolineato dal Padre, non esistono regole per interpretare i desideri di Dio, né imposizioni da parte Sua, è utile solo aver fiducia che prima o poi arriverà l’ispirazione giusta per andare incontro al Suo volere. “Non serve cercare di assecondare la Sua volontà, ma chiederci ogni giorno cosa ci innamora?”, esorta il monaco: “Avere un legame, voler bene a qualcuno, che sia Lui o le persone con cui condividiamo, significa capire da sé cosa può far piacere, cosa rende felice l’altro senza neanche chiederlo: questo vuol dire condivisione.

Proprio questo far del bene condividendo porta ad un altro elemento cardine dell’interpretazione dei sogni e desideri di Dio: allontanare le tristezze dilaganti nel mondo per abbracciare nuove speranze, fatte di gioia di vivere da trasmettere alle nuove generazioni, non attraverso tecniche precise ma con l’esperienza di vita di cui solo con il passare degli anni si può venire a conoscenza.

Incontro di riflessione, quindi, quello con Padre Cesare Faletti, volto a saper vedere il bicchiere mezzo pieno e non sempre e solo mezzo vuoto, trasmettendo speranza a chi forse non ne ha più; e ad avere sempre il coraggio di donarsi, buttandosi a capofitto nei propri sogni.

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Fotogallery di Carlo Cretella

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