SORRENTINO RIPORTA L’ITALIA ALL’ECCELLENZA

 “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino si è aggiudicato il premio per il miglior film straniero dell’anno agli Oscar del 2014.

DAVIDE TALARICO, 02.03.2014

Il regista Paolo SorrentinoLOS ANGELES – Nella notte del 2 marzo si sono svolti a Los Angeles gli attesissimi Academy Awards, meglio conosciuti come “Oscar”, che hanno visto trionfare l’eccellenza del cinema italiano di Paolo Sorrentino, con la sua ultima fatica “La grande bellezza”, osannata da critica e pubblico. Il film infatti ha già conquistato altri riconoscimenti internazionali di rilievo ed è stato un successo al botteghino.

«Grazie alle mie fonti di ispirazione Federico Fellini, Martin Scorsese, Diego Armando Maradona, a Roma, a Napoli e alla mia più grande bellezza personale, Daniela, Anna e Carlo» ha dichiarato Sorrentino mentre riceveva la tanto desiderata statuetta. Il film, infatti, rappresenta un’Italia affascinante, dagli scenari romani al cast di rilievo. Il protagonista, il sessantacinquenne giornalista affermato Jep Gambardella, si lascia trasportare dalla vita mondana della capitale, rappresentandone l’incanto e il disincanto.

La pellicola trasuda bellezza e ha da subito conquistato il parere dei critici, rientrando nelle classifiche dei migliori film del 2013 di molte riviste autorevoli. Quello che molti hanno lodato della regia di Sorrentino è il ritratto del vuoto spirituale e del caos morale nella società contemporanea, incarnata da una Roma decadente, che ha dipinto magistralmente. Il film riporta quindi la maestria cinematografica italiana sullo scenario internazionale, conquistando l’Oscar a 15 anni dall’ultima vittoria, con “La vita è bella” di Benigni.

La missione del cinema italiano adesso è di tenere alto il titolo conquistato. A tal proposito Sorrentino ha infatti affermato: «spero che questo film e questa vittoria siano una porta aperta affinché il cinema italiano diventi più cinema per il mercato internazionale». La speranza è che molti, come lui, continuino a dar voce ad un linguaggio cinematografico istintivo, complesso e ambizioso proprio della tradizione italiana.