SALONE DEL GUSTO E TERRA MADRE
Più di un milione di visitatori per una 5 giorni ricca di conferenze ed eventi dedicati al cibo per “Voler Bene alla Terra”!
Fabio Terranova, 27.09.2016 FOTOGALLERY
TORINO – È il più importante evento a livello internazionale dedito ad avvicinare il grande pubblico alle tematiche legate al cibo – dalla produzione, alla distribuzione, al consumo. Una kermesse che nell’edizione di quest’anno non si è tenuta presso un polo fieristico ma ha coinvolto quasi l’intera Torino in alcuni dei luoghi più belli e suggestivi; e vi si è potuto accedere per la prima volta senza biglietto di ingresso!
Questa è stata l’undicesima edizione del Salone del Gusto e Terra Madre 2016, tenutosi da giovedì 22, quando il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha tagliato il nastro, fino a ieri, lunedì 26 settembre. Momento più solenne è stato venerdì 23 quando il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato a Torino per l’evento che ha registrato solo nei primi 2 giorni qualcosa come 250 mila visitatori, superando di gran lunga il milione nei tre giorni successivi. Un dato che conferma quanto sia stata apprezzata e funzioni la nuova formula en plein air, in perfetta sintonia con il tema di questa edizione del Voler Bene Alla Terra. Una tale affluenza da costringere la sindaca Chiara Appendino a chiedere ai concittadini di non usare l’auto per spostarsi sul vasto territorio della fiera ma di muoversi a piedi o con i mezzi pubblici.
Un fatto che non sorprende considerata la portata, a cominciare dal Mercato situato all’interno del Parco del Valentino, a pochi passi dal centro, in riva al fiume Po. Qui il pubblico ha potuto riscoprire i sapori della propria terra o conoscere cibi di culture lontane imbattendosi in espositori provenienti da ben cinque diversi continenti.
Sempre al Valentino, ma anche in piazza San Carlo ed in via Roma sono stati dislocati i Presìdi Slow Food. Si è trattato di nobili progetti di salvaguardia di prodotti artigianali, delle tecniche di coltivazione, allevamento e pesca tipiche della tradizione, ma anche di razze autoctone, di diverse varietà vegetali e di ecosistemi e paesaggi rurali che rischiano l’estinzione a causa delle incessanti attività umane. Da citare è la Cucina dell’Alleanza nel cuore di Piazza Castello: Una rete di cuochi che difendono la biodiversità alimentare in tutto il mondo. Qui quattordici chef italiani e quattro internazionali hanno preparato ottimi piatti in abbinamento a vini e birre di aziende selezionate da Slow Food.
La vera sorpresa è stato, però, il fittissimo palinsesto che ha previsto cinque giorni di eventi ininterrotti riguardanti la cultura del cibo e molto altro. Questi si sono svolti sia a Torino città sia, addirittura, nelle sue provincie attraverso Terra Madre Salone Off: un caleidoscopio di attività diverse tra loro dislocate tra il Quartiere San Salvario, il Quadrilatero Romano, e le Residenze Reali come ad esempio il Castello di Rivoli, Il Castello di Moncalieri o La Venaria Reale arrivando a toccare il Castello di Govone.
Innumerevoli sono state le conferenze tenutesi presso il Teatro Carignano. Tra queste gli appuntamenti organizzati dall’Università di Scienze Gastronomiche. Fondatanel 2004 da Slow Food è dedita alla formazione della nuova figura professionale del gastronomo: l’oggetto del gruppo di convegni appartenenti ai progetti Chi è il Gastronomo eStorie di Eco-Gastronomia. Ma molti altri sono stati gli incontri presso cui si è potuto apprendere il valore del cibo e quanto questo dipenda dal rapporto che intratteniamo con flora e fauna, per uno sfruttamento più consapevole. Un concetto alla base dei numerosi Forum di Terra Madre per dare voce alle comunità del cibo, ovvero agricoltori, allevatori, pescatori, artigiani e cuochi della rete di Terra Madre.
Ma vero protagonista di questa edizione è stato il pubblico che ha potuto scoprire, con iLaboratori del Gusto, segreti e caratteristiche dei tesori enogastronomici del mondo; primo tra tutti il vino per cui presso il Palazzo Reale, nell’appartamento della regina Elena, due sale sono state allestite per offrire un incredibile viaggio dalla Mosella tedesca alla Bairrada portoghese e attraverso altre regioni vitivinicole internazionali. Sempre In tema di vini uno deipezzi forti degli eventi targati Slow Food è l’Enoteca,realizzata al Polo Reale di Torino, nel Cortile d’Onore di Palazzo Reale con oltre 900 etichette italiane – degustabili per poche ore al giorno durante il Temporary Tasting – ed il “Progetto Vino” di Banca del Vino e Slow Food. Per chi invece ama la birra l’appuntamento è stato in Sala Punt e Mes a Eataly Torino Lingotto. Qui si è potuto conoscere il presente e il futuro della birra artigianale italiana e straordinari esempi di birre prodotte in Spagna, Polonia, Grecia, Messico, Brasile, e anche nell’Isola di Malta. I prodotti della terra sono stati, invece, il tema portante degli appuntamenti al Circolo dei Lettori, con ampio spazio alle regioni italiane a fianco di realtà internazionali, mentre al Teatro Carignano protagonista è statoil caffè. Per gli amanti della pasta questo alimento è stato spiegato al Parco del Valentino, sotto la guida di grandi chef: dalle materie prime alle cotture ai condimenti. Si è parlato, anche, in Piazza Castello, del Sigaro Toscano abbinato ai distillati, alle bolle e alle birre. E Non poteva ovviamente mancare, dopo il successo dello scorso anno, Mixology e Spiriti: da Aste Bolaffi si sono ritrovati grandi barman, grandi cocktail, distillati imperdibili ed un approccio conil bere miscelato consapevole.
Ma oltre a questi laboratori molti altri sono stati gli eventi di memorabile successo come Appuntamenti a Tavola dove grandi chef si sono incontrati da tutto il mondo con grandi collaborazioni e menù studiati per l’occasione all’insegna della cura per le materie prime. Grandi nomi come i gemelli moscoviti Sergey e Ivan Berezutskiy od il barcellonese Xavier Pellicer. A due anni dal suo esordio è tornata anche la Scuola di Cucina, evoluzione dei percorsi di educazione del gusto di Slow Food, ma arricchiti con più spazi e più appuntamenti, nella sede di Eataly Torino Lingotto. Molto spazio è stato dedicato ai più piccoli con le moltissime attività ludico-didattiche degli Appuntamenti Didattici per le scuole e le famiglie al Borgo Medievale del Parco del Valentino.
Il pubblico, dal più piccolo al più anziano, dal compaesano più vino allo straniero più lontano, ha potuto allora constatare con i propri occhi – o meglio con la propria bocca – quanto siamo figli del medesimo Pianeta che ogni giorno ci dona le materie prime, e le risorse da cui possiamo attingere le più varie prelibatezze gustate da milioni di persone in questa intensa 5 giorni. Quanto basta perché non dimentichiamo – e Slow Food lo ha ribadito anche quest’anno con profumi e sapori di ogni tipo – che il medesimo rispetto lo dobbiamo coltivare noi medesimi all’insegna dell’amore per “la terra e la Terra”.
Fotogallery di Carlo Cretella
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