“PASSIONE SEPOLTA”: UN GIALLO CHE RACCONTA TORINO
Maura Maffei, 27.12.2013
LIVORNO FERRARIS – L’occasione per parlarvi del thriller “Passione sepolta” del vercellese Maurizio Roccato nasce dalla presentazione che si è tenuta la settimana scorsa a Livorno Ferraris e nella quale chi vi scrive ha avuto l’onore di essere tra i relatori, insieme con l’autore e con il noto criminologo torinese Maurizio Coronato. La cornice dell’evento è stata assai suggestiva, perché eravamo ospiti della Sala Consiliare di Palazzo Ferraris, che scintilla di cristalli e di stucchi dal sapore un po’ retrò, di un’epoca forse scomparsa ma che continua a far sognare.
Siamo stati introdotti dalla squisita gentilezza di Bianca Mezzalama, Assessore alla Cultura del Comune di Livorno Ferraris, e accolti da un pubblico affettuoso e attento. Il mio primo compito è stato quello di spiegare come questo romanzo sia stato premiato dalla pubblicazione di un grande Gruppo Editoriale, quello di Mauri Spagnol, grazie al Torneo Letterario “IoScrittore”. Nell’edizione 2012, infatti, eravamo 1109 partecipanti e solo in 30 siamo giunti alla pubblicazione digitale (il cosiddetto e-book), oggi facilmente reperibile in tutte le principali librerie on line: questa comune vittoria ha permesso a Maurizio Roccato ed a me, in quanto entrambi scrittori piemontesi, di diventare amici.
Come ho sottolineato l’altra sera, “Passione sepolta” è un romanzo giallo singolare, diverso dai titoli di cassetta che oggi, purtroppo, affollano così spesso gli scaffali delle librerie. L’autore ha saputo infondergli la giusta misura narrativa, dosando con efficacia la suspence, che inchioda il lettore pagina dopo pagina, senza permettergli di sottrarsi alla vicenda sino al momento della risoluzione. Senza cedere al compromesso della facile violenza, perché si può scrivere un ottimo thriller anche evitando di angustiare il lettore con scene truculente e insistenze macabre che intristiscono. La giusta misura cui si accennava prima sta proprio nella capacità di Roccato di condurre il processo logico sotteso all’azione attraverso un sapiente uso della psicologia e degli strumenti tecnici d’indagine che avvalorano il realismo e convincono il lettore.
Davvero entusiasmante l’ambientazione nella Torino contemporanea, che appare descritta come in sequenza filmica, come se chi legge riuscisse a seguire i vari personaggi e ripercorrere i loro passi nelle medesime vie, ritrovandosi immersi nelle vicende che loro vivono.
Trattandosi di un giallo, l’autore non ci ha svelato molto della trama, ma quello che ci ha detto durante la presentazione ha suscitato senza dubbio la curiosità generale: immaginate che tutto ruoti intorno a un sensazionale ritrovamento archeologico, avvenuto realmente nel 2007. Nella Bassa Padana, infatti, furono rinvenuti due scheletri, uno maschile, l’altro femminile, teneramente abbracciati, come se neppure la morte fosse riuscita a distruggere l’amore che li aveva uniti in vita. Chi erano? Quale fu la loro storia? A partire dalla loro foto, riprodotta in copertina, “Passione sepolta” fornisce un’ipotesi suggestiva e la affida agli studiosi che si occupano del ritrovamento, una paleontologa e un archeologo, anch’essi uniti da una sentimento di passione tanto travolgente da condurli a un punto di non ritorno, proprio come avvenne per gli “Amanti di Valdaro”. Come se la fatalità si ripetesse, a distanza di tanti secoli, come se la morte fosse in agguato, ancora gelosa dell’amore, proprio come allora …
Maurizio Roccato ha ribadito il suo desiderio di partire dalla realtà, creando un’opera fantastica, affinché la narrazione sia credibile. Ha evidenziato quanto un ritrovamento come quello descritto nel suo romanzo sia da considerarsi unico a livello europeo e susciti grande scalpore presso gli archeologi. È avvenuto, inoltre, nel contesto particolare di altre sepolture, definite con termine tecnico “devianti”, la cui ricorrenza risulta tuttora poco chiara e stimola accesi dibattiti tra gli studiosi. A questi già intriganti elementi va aggiunta la leggenda del cosiddetto “Tesoro di Alarico”, ricercato invano per secoli e del quale gli scheletri degli “Amanti di Valdaro” potrebbero essere un indizio. Come non leggere, dunque, l’interpretazione affascinante che lo scrittore ne dà nel suo romanzo?
Molto apprezzato è stato anche l’intervento del criminologo Coronato, che ha narrato come avviene la sua collaborazione con Roccato, per rendere i romanzi assolutamente rigorosi anche dal punto di vista scientifico. Ma ha anche illustrato con aneddoti tratti dalla sua lunga e straordinaria carriera le caratteristiche della professione del criminologo, che è senz’altro oggetto di curiosità per noi profani e che è molto cambiata negli ultimi anni, orientandosi a torto o a ragione sempre più verso un’interpretazione psicologica, anche per “anticipare” le mosse dei serial killer, ad esempio.
Il 31 gennaiodel nuovo anno 2014, nella stessa meravigliosa Sala Consiliare di Livorno Ferraris, sarà Maurizio Roccato a presentare il mio e-book “Astralabius”. “Passione sepolta”, invece, sarà di nuovo proposto al pubblico a Fontanetto Po, presso la Biblioteca, il prossimo 11 gennaio e invitiamo tutti a intervenire, per scoprire di persona di quale formidabile romanzo si tratti!