NUOVO UMANESIMO

La Diocesi di Asti si fa portavoce con la vaticanista Alessandra Ferraro

ALESSANDRA COROAMA, 05.05.2016          FOTOGALLERY

ASTI – In un periodo di intensa interazione tra popoli diversi, contraddistinta spesso da conflitti di carattere culturale tra le varie etnie e dall’istinto di conservazione e difesa della propria, è importante individuare e coltivare un atteggiamento che unisca le persone, estraniandole dai pregiudizi generati dalla paura del diverso.

E il “nuovo umanesimo” di cui, appunto, si è parlato sabato 30 aprile nell’incontro organizzato da Michelino Musso, direttore del progetto culturale della Diocesi di Asti, nella stupenda cornice della sede museale della cattedrale  di san Giovanni Battista.  Alla tavola rotondapresieduta dalla vaticanista Alessandra Ferraro, vice Capo Redattore Rai di Aosta, hanno partecipato Silvia Benotti, Patrizia Camatel, Marica D’Orio e Elisa Morando.

 La giornalista Alessandra Ferraro esordisce con determinazione evidenziando il pericolo dell’ apatia contagiosa che ci circonda. Alessandra fa quindi riferimento alle parole di Papa Francesco che invita tutti ad esserecostruttori di ponti  e protagonisti della propria storia  nella realizzazione concreta del nuovo umanesimo.
Marica D’Orio, ricercatrice di scienze sociali, sottolinea che è proprio la quotidianità carica di problemi personali che non dà spazio alla vita comunitaria. Dalla sua ultima ricerca si evince, però, la solitudine delle persone intervistate, concordi nel ritenere quanto sia complesso affrontare da soli gli ostacoli della vita. Dunque è importante piantare il seme del cambiamento nel relazionarsi per collaborare insieme, abbattendo l’individualismo per aiutarsi reciprocamente.  

Patrizia Camatel, attrice e regista, arricchisce la tavola rotonda portandovi la sua grande esperienza nel mondo del teatro. È qui per esempio che il contatto umano si sublima e gli animi vengono messi in contatto gli uni con gli altri attraverso emozioni e sensazioni. «É proprio qui – afferma la regista – che il pubblico trova l’opportunità di aprirsi,  manifestando anche con scroscianti applausi  la viva partecipazione all’evento», come avvenuto durante i monologhi di tre brave interpreti e l’esibizione  del coro misto “Canti Liberi di Asti“ diretto da Nuccia Scoglia: tutte giovanissime promesse del Liceo classico di Asti.

—————————————-

{photogallery}images/stories/Fotogallery2016/Dubbiosi/{/photogallery}