NOI SIAMO CON VOI PER LA VITA

Dialogo interreligioso di valori comuni

Antonino Calandra – 4.01.2018

TORINO – Lunedì 1 gennaio 2018, alle ore 18,00 al Sermig, fedeli e religiosi si sono riuniti per dialogare su temi interreligiosi: “Noi Siamo Con Voi per la vita”.

Due anni e mezzo fa si formò a Torino un movimento spontaneo per testimoniare la solidarietàcon le vittime della violenza in atto in varie parti del mondo, soprattutto di quella che si ammantadi motivazioni religiose. Il nome adottato del “Manifesto” fu “Noi siamo con voi”; cioè siamo con le vittime, il cui sangue ha un valore di verità inconfutabile.

L’incontro in particolare è stato curato da Claudio Torrero e da Don Ermis Segatti.

Abbiamo sentito Gianpiero Leo, in qualità di portavoce del Movimento “Noi siamo con voi” e vice presidente del Comitato dei Diritti Umani della Regione Piemonte.

Con questa iniziativa abbiamo voluto dare un messaggio preciso – esordisce Gianpero Leo – che parte dal suo titolo “Noi Siamo Con Voi per la vita”.

Oggi sono minacciati religiosi e politici, nel “movimento” si riconoscono le diverse confessioni religiose sulla persecuzione delle minoranze e per le sofferenze inflitte a innocenti. Il torto verso chiunque deve essere riconosciuto come ferita alla comune umanità. È anche minacciata l’umanità sotto il profilo ecologico, causa lo sviluppo iper capitalistico dissennato e super consumistico. Il rischio è che si esauriscono le risorse  distruggendo il Pianeta, trasformandolo in un involucro vuoto. Nel nostro documento c’è un richiamo al rispetto del Creato, in sintonia con la “LaudatoSi” di Papa Francesco.  Noi siamo con la vita perché la vita è minacciata sotto ogni aspetto.

Lo è in primo luogo dagli armamenti, soprattutto nucleari, che mettono materialmente in discussione la sopravvivenza sulla terra. Quindi siamo per la difesa del Creato e della razza umana. Noi siamo con la vita perché la vita è minacciata sotto ogni aspetto,Siamo in difesa di tutti gli esseri viventi a partire dei più deboli, come i perseguitati, le minoranze, le donne. Si pensi ai bambini non ancora nati, quindi alla cultura della morte, o alla promozione dell’aborto!

Occorre un’attenzione particolare nel considerare degli esseri umani come uno scarto, perchè non produttivi, con il forte rischio di una cultura della rottamazione, cioè l’eutanasia per persone malate sole e non produttive.

C’è una crisi valoriale che travaglia le nostre società. Una civiltà potente sul piano materiale, inconsistente su quello morale, rischia di non avere futuro. Siamo con la vita a 360° perché la vita non è solo un fatto biologico.

Le religioni sono chiamate a difesa del Pianeta, del Creato, contro le armi di distruzione di massa, contro la cultura dello scarto, dell’egoismo, dell’edonismo. Ciascuna religione è portatrice di un messaggio di salvezza che è prezioso per l’umanità intera, come Cattolici,  Cristiani, come anche tutte le confessioni religiose. Tutti insieme dobbiamo dire che nessuna religione può invocare la cultura della morte, chiunque al mondo pensa di parlare di guerra santa certamente non è un religioso zelante, è uno che sta tradendo il messaggio di Dio, dell’Eterno della propria religione.  

La serata è stata un successo, il grande salone dell’Arsenale della Pace era pieno, i partecipanti hanno assistito all’interessante evento per l’intero periodo, dalle ore 18,00 fino alle ore 20,30.

Molti gli interventi previsti dal programma, tranne qualche defezione obbligata per motivi di salute. Si sono alternati interventi e meditazioni da parte dei rappresentanti ufficiali di tutte le principali confessioni religiose del Piemonte: cattolici, ortodossi, ebrei, buddisti, induisti, islamici, hare krishna, ed altri.

Per la Chiesa Cattolica è intervenuto l’arcivescovo Nosiglia in rappresentanza della Conferenza Episcopale del Piemonte.

Le testimonianze di esponenti di quattro movimenti di educazione alla fede, in rappresentanza dei tanti che aderiscono al coordinamento: Sermig, Gruppo Abele, Comunione e Liberazione, Movimento dei Focolari.