MAURA MAFFEI, SCRITTRICE MESSAGGERA DI DIO
Nel suo ultimo romanzo “ASTRALABIUS” con accattivante maestria fa presa sul lettore trasportandolo in modo del tutto naturale a scoprire come «davanti ai mali della vita l’unica risposta possibile sia quella della fede, che infonde la forza di andare avanti»
LAURA CAPPELLI, 18.12.2013
TORINO – «Per me questo libro è stato lo spunto per narrare le meraviglie che Dio riesce ad operare nel cuore dell’uomo»: le parole di Maura Maffei sono limpide e forti, come un vento di primavera che osi sfidare i rigori dell’inverno ormai imminente. Fa una pausa, e con lo sguardo acceso avvolge il gruppetto di sostenitori riunitisi alla libreria Mondadori di via Digione, a Torino, per la presentazione del suo ultimo romanzo “Astralabius: Ricordi di tre compagni di viaggio”. Nelle vesti di moderatore c’è un ospite d’eccezione , Riccardo Ghidella, Presidente dell’UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti), nonché Vice-presidente del Teatro Stabile.
Il libro, e-book, è reperibile sul sito www.ioscrittore.it/doc/68307/astralabius.htm dove si leggono gratuitamente le prime 20 pagine, cliccando “leggi anteprima”.
Con questo romanzo storico, la scrittrice Maura Maffei, di origine astigiana, si è piazzata tra i primi 30 vincitori di “loScrittore”, il torneo letterario digitale gratuito, promosso dal Gruppo Editoriale Mauri Spagnol, e finalizzato alla pubblicazione, per l’appunto, di 30 nuovi e-book. «Purtroppo, l’e-book è una sorta di libro fatto di fumo, difficile da leggere, comprare e regalare, – si rammarica Maura Maffei – per questo vi chiedo di aiutarmi a far conoscere questo libro, in modo che io possa continuare a scrivere».
Il suo è un appello accorato, ma anche la constatazione dell’attuale situazione dell’editoria italiana: «Le grandi case editrici non vogliono più rischiare. Preferiscono tastare il terreno con un e-book, e poi se va bene, lanciare il cartaceo. Così, finisce spesso che nelle librerie arrivino solo libri di cassetta o best-seller scritti da autori già molto affermati».
Eppure, Maura, a soli 45 anni, ha già alle spalle un ragguardevole numero di successi letterari. Con l’editore Marna, ha pubblicato : “Il traditore” (1993), “Le lenticchie di Esaù” (2003), e un’opera di saggistica, il diario di guerra del capitano Pietro Apostolo “La lunga strada per Genova” (2007). Una curiosità: nel 1999, “Il traditore” è stato pubblicato a Dublino in lingua gaelica d’Irlanda, un onore che finora è toccato solo a grandissimi come Deledda, Dante e Manzoni.
Ma torniamo al romanzo “Astralabius”, un ‘incredibile vicenda della Francia medioevale del XII secolo raccontata dai principali protagonisti: Satur, Niamh e il mimo di strada Pierre Astralabius, frutto del leggendario amore tra Abelardo e Eloisa. Tutti e tre sfuggono da esistenze segnate dal rifiuto, dal tormento e dalla sofferenza, cercando disperatamente un po’ di consolazione e sollievo da tanta amarezza e angoscia esistenziale.
«Lungo tutta la storia del libro si declinano i valori del Cristianesimo che ci ricordano i valori dell’amore vero. E’ per questo che sono subito rimasta affascinata dalla storia d’amore di Abelardo e Eloisa, e di quella sconosciuta del loro figlio Pierre Astralabius»: e’ la stessa scrittrice a raccontare come alcuni anni fa si sia imbattuta quasi per caso nella data di nascita di questo figlio non voluto e poi abbandonato, e in quella del suo avviamento alla carriera ecclesiastica. Pochi dati, frammenti appena di una vita avvolta nel mistero, che però hanno subito infiammato il cuore e la penna di Maura: «l’intera vita di Pierre mi è sembrato un difficile tentativo di coesistere con i sentimenti di astio e rancore che nutre verso i genitori, che giudica senza pietà».
Maura Maffei ha elaborato con tal maestria questo singolare intreccio, che le sue parole sembrano tratteggiare, dipingere e scolpire in modo così altamente realistico le vite, le vicende e le personalità di questi straordinari personaggi da riuscire a far assumere a ciascuno di loro il più nobile ruolo di messaggero. Il messaggio ultimo è quello evangelico della fede e della speranza, ritrovate spesso nel più profondo dell’oscurità e delle tenebre, quando tutto sembra ormai perduto.
«Perché desidero scrivere queste cose ?– si chiede Maura Maffei, mentre un sorriso le colora il volto e le illumina gli occhi, – perché credo che davanti ai mali della vita l’unica risposta possibile sia quella della fede, che infonde la forza di andare avanti, nel senso più profondamente religioso che la vita possa offrire ad ogni creatura umana. Ovviamente, occorre sempre rispettare il punto di vista del lettore, e mai e poi mai cedere alla tentazione di salire in cattedra».
A chiudere l’interessante e costruttivo incontro con Maura Maffei, è Riccardo Ghidella, con un’illuminante sintesi: «Il messaggio di questa brava e ispirata scrittrice consiste nella cultura dell’umiltà, l’unico strumento per arrivare alla comprensione della volontà di Dio. Ed arrivarci con un sorriso sulle labbra è davvero il segno della Sua benedizione su di noi».
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