LUCA SANNA: “UN ANGELO IN GRIGIOVERDE” – POEMA DI ANTONIO SANNA

Introduzione del Presidente della Regione Autonoma della Sardegna On. Ugo Cappellacci

PRINCIPIA BRUNA ROSCO – 26.06.2012

La copertina del libroIl 28 giugno 2012 – alle ore 10,00 – presso la Sala del Museo Unico Regionale dell’Arte Tessile Sarda, Via Bologna – SAMUGHEO (OR) sarà presentato il volume di poesie “Un Angelo in Grigioverde” di Antonio Sanna scritto in memoria del figlio Luca Sanna, un soldato coraggioso morto in Afghanistan il 18 gennaio 2011 colpito a morte da un infiltrato nell’esercito afghano nell’ambito del presidio dell’avamposto Highlander nei pressi di Bala Murghab, in Afghanistan.

Questo volume è stato seguito dalla Prof.ssa Paola Chiesa che ne ha curato l’Edizione con la Casa Editrice ABEditore di Milano. La prof.ssa Chiesa, giovane donna e valente scrittrice dalla grande sensibilità e umanità, quando il padre di Luca Sanna le aveva chiesto aiuto per la pubblicazione di poesie scritte e dedicate al figlio, è andata personalmente in Sardegna per incoraggiarlo. Così è stato. Quelle poesie scritte in dialetto sardo, sono state tradotte in italiano ed è nato un meraviglioso volume che ha dato dimensione alla figura del soldato in Missione di Pace e aggiunto valore al loro operato.

La scrittrice Paola Chiesa non è nuova a questo tipo di interventi letterari, qualche mese fa ha curato e pubblicato i ricordi di Luca Barisonzi, il soldato che ha subito l’attentato insieme a Luca Sanna e che, in quell’occasione, è stato gravemente ferito, pertanto, durante la presentazione, si collegherà telefonicamente con lui.

«Quando, nel dicembre 2011 – afferma la professoressa Paola Chiesa, docente ed unica ricercatrice storica presso l’ex Distretto Militare di Milano, l’attuale Centro Documentale – il Signor Antonio Sanna mi ha chiesto aiuto per pubblicare il testo, ho subito accettato. Mi sentivo, e lo ero davvero, partecipe del suo dolore. Partecipe della sua sofferenza e, inutile nasconderlo, partecipe della sua rabbia. Una rabbia composta, moderata. Una rabbia mai sopita, mai tramutata in rassegnazione. Grazie alla poesia sarda il Signor Antonio è riuscito ad evadere, anche se per brevi istanti, dalla disperazione. La disperazione per aver perso un figlio di soli trentatre anni. Fin da ragazzo si è dilettato in sardoLa dedica gareggiando perfino con altri colleghi, ma è solo dopo la morte di Luca che ha sentito il bisogno, la necessità, di scrivere. In silenzio, di notte, quando il dolore dei primi giorni era insopportabile. Non era facile scrivere in poesia su una tragedia così grossa. Ma era fondamentale per sopravvivere e non cadere nella depressione più assoluta. La mano non faceva in tempo a scrivere ciò che dettava velocemente il suo cuore. Le ottave sono state scritte di getto ma, per la commozione, il Signor Antonio non è mai riuscito a rileggerle tutte insieme. Mai. L’ho fatto io, naturalmente in traduzione. Una traduzione che rispecchia il più possibile l’originale. Una traduzione che, di certo, non lascerà indifferente il lettore».

Ho chiesto alla scrittrice Chiesa di parlarmi di Luca Sanna e della sua famiglia.

«Luca Sanna era un ragazzo altruista, generoso, cordiale e sempre sorridente con tutti. – afferma la scrittrice – Così lo ricordano i suoi compagni, i compagni della Sesta Compagnia dell’8° Reggimento Alpini, Battaglione Tolmezzo. Così lo ricorda Luca Barisonzi, l’Alpino pavese gravemente ferito in quell’attentato. Così lo ricorda Samugheo, il paese in provincia di Oristano che l’ha visto crescere. Non ho mai conosciuto Luca Sanna – continua Paola Chiesa – ma ho imparato, in questi mesi, a volergli bene. A voler bene a lui, alla sua famiglia e alla giovane moglie Daniela Mura. Una ragazza splendida».

Sono sicura che giovedì 28 giugno a Samugheo, presso la sala del Museo Unico Regionale dell’Arte Tessile Sarda, alla presentazione del volume intitolato “Luca Sanna: un angelo in grigioverde” ci saranno centinaia di persone che accorreranno e non mancherà una rappresentanza dell’8° Reggimento Alpini di Cividale del Friuli.

Nota di grande rilievo è quella che il volume è corredato dell’introduzione del Presidente della Regione Autonoma della Sardegna On. Ugo Cappellacci.

Durante il suo intervento, Paola Chiesa si collegherà telefonicamente, in vivavoce, con Luca Barisonzi, oggi tetraplegico, il quale nel volume ha così affermato:

“È stato difficile per me accettare quello che era successo. Ero preparato a tutto ma non a perdere un amico così, per colpa di un soldato che vestiva regolarmente la divisa afghana e che quindi reputavo amico. La famiglia Sanna mi ha detto di essere forte, di non mollare e che, dal Paradiso, il loro Luca mi avrebbe aiutato. Questo lo so. L’ho sempre creduto. Il 90% delle mie energie le trovo pensando a lui. Sarà sempre con tutti noi e ce lo porteremo nel cuore per tutta la vita. Le persone non muoiono realmente finché tu sei disposto a ricordarle … e Luca, nei nostri cuori, non morirà mai”.

Nell’occasione, il Generale di Corpo d’Armata Claudio Tozzi Comandante del Comando Militare Regione Autonoma della Sardegna consegnerà alla famiglia Sanna il Premio Internazionale “Giuseppe Sciacca” 2012 patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Senato e Camera dei Deputati, per le attività istituzionali – ad memoriam – a Luca Sanna.

«Nel mese di settembre – annuncia Paola Chiesa – il Generale di Brigata Antonio Pennino, Comandante del Comando Militare Esercito Lombardia, organizzerà una seconda presentazione del volume nell’importante Palazzo Cusani, prestigiosa sede milanese del Circolo Ufficiali».

Voglio terminare questo articolo con un verso di Antonio Sanna, uno struggente augurio che commuove: “Che sia questa l’ultima canzone di lacrime, dolore e emozione”.