LA VOCE DEI GIOVANI  PER  IL RILANCIO DELLA MONTAGNA

È nato il gruppo “Uncem Giovani” per aggregare nuove leve desiderose di vivere e far vivere la montagna

ALESSANDRA LEO, 08.01.2013

Il gruppo TORINO – Finalmente grazie alla neonata “UNCEM GIOVANI” (Unione di Comuni, delle Comunità e degli Enti Montani) anche le Terre Alte hanno trovato la propria voce. Quest’associazione di promettenti under 35 ha una sola certezza: non c’è montagna senza sviluppo. E senza nuove generazioni.

Figlia dell’UNCEM originaria, la cui fondazione risale al 1952, UNCEM GIOVANI è stata solo di recente ufficializzata a Torino nonostante il suo concepimento risalga almeno a 2 anni fa. Negli ultimi mesi del 2012, si sono svolti una serie di incontri che hanno permesso a 14 propositivi giovani, competenti e pieni di entusiasmo, di dare vita al nucleo fondatore di questa confederazione: Chiara Gribaudo di Borgo San Dalmazzo, Stefano Vantaggiato di Varallo Sesia, Pier Giorgio Brondello di Gaiola, Marco Barra di Paesana, Alex Ostorero di Coazze, Marco Bussone di Vallo Torinese, Davide Mulattieri, Igor Prato, Giuseppe Giaccone di Pamparato, Mirco Nonnis di Carrù, Maria Anna Bertolino di Pinerolo, Marco Stefanetta di Vogogna, Silvia Rodeghiero di Asiago, Marco Borrelli di La Loggia. Ingegneri, antropologi, architetti, psicologi, giornalisti o semplici appassionati della Montagna: un mix di professioni e competenze accomunati da un unico obiettivo: «Fare rete – dice Marco Barra – e insieme ripensare a una nuova montagna, senza romanticismo». UNCEM giovani racchiude quindi le personalità più svariate con il fine di dare nuova visibilità e un tocco di freschezza al territorio su modello della più nota ANCI giovani (Associazione Nazionale Comuni Italiani), composta però da soli amministratori, consiglieri, assessori e sindaci under 35.

La montagna “ludica” di scalatori e alpinisti lascia quindi spazio a una montagna che diventa fulcro di nuovi modelli economici basati sull’uso sostenibile delle risorse a beneficio della comunità.  Enrico Borghi e Lido Riba, presidenti UNCEM nazionale e della Delegazione piemontese, ribadiscono la loro “voglia di promuovere e studiare nuovi mestieri, nuove competenze e nuove conoscenze” senza però perdere di vista i progetti concreti, come quello dell’approfondimento delle possibilità date dalla programmazione europea 2014-2020.

L’associazione è pronta ed ansiosa di aggregare altre sempre nuove persone e perciò promuoverà incontri pubblici e convegni, sistemi di reti comunicative e vari appuntamenti di aggregazione per far comprendere il vero valore delle Terre Alte. Per informazioni ed adesioni, www.uncem.piemonte.it oppure uncem@provincia.torino.it