IN CATTEDRALE AD IVREA, IL VESCOVO MONSIGNOR EDOARDO CERRATO HA CELEBRATO LA FESTA DI DON BOSCO. PRESENTI  L’ISTITUTO CARDINAL CAGLIERO, MGS E I SALESIANI

“Una sempre valida proposta di vita”, quella di don Bosco, ha rimarcato monsignor Cerrato che ne ha ripreso alcuni aspetti

GABRIELLA OLDANO – 31.01.2013

L'immagine di Don BoscoIVREA –  Sul raggiante  ritratto  di  San Giovanni Bosco (1815-1888)  esposto in Duomo   a pochi metri dall’altare e  dal Cristo Crocifisso, si posavano assorti e contemplativi gli sguardi dei fedeli abituali e quelli convenuti per la  straordinaria  festa  liturgica di  don Bosco domenica scorsa 27 gennaio, anticipando  la ricorrenza del 31 gennaio celebrata oggi a Valdocco. Una Santa Messa dedicata ai  docenti, a religiosi e religiose,  agli animatori e agli alunni del prestigioso Istituto salesiano «Cardinal Cagliero» di Ivrea, accompagnati dalle   loro famiglie, e ai cooperatori e al  Movimento della gioventù salesiana.

Un Duomo traboccante di  umanità gioiosa. I più piccoli della scuola primaria, ed erano numerosi, con visi allegri seduti, insolitamente composti, uno accanto all’altro nelle prime fila dei banchi,  accompagnati dalla loro direttrice  didattica Marina Grosso. Gli altri, più grandi per età, nei posti più addietro, anch’essi  gioviali. Tutti  insieme attendevano non solo  la celebrazione di quella festa così speciale, ma anche quell’incontro solenne, riservato a loro, dal  vescovo monsignor Edoardo  Cerrato.

Durante la Santa Messa concelebrata dal preside don Dante Pietrobon,  dal direttore don Eligio Caprioglio e da don Piero Grosso e altri sacerdoti salesiani, dinanzi ai quei giovani – come  quei ragazzi che  lo stesso don Bosco amava, di cui  ne   era orgoglioso,  a cui credeva  fortemente e sapeva entrare nei loro cuori –, il vescovo Cerrato ha rivolto in particolare modo, non senza tralasciare i più piccoli, l’omelia  sugli  aspetti peculiari della vita di quel  “Santo  dei giovani”, che dai  Becchi delle colline astigiane giunse a Torino  per gli studi seminariali e fondò a Valdocco l’oratorio e la Basilica di Maria Ausiliatrice.

Anzitutto, ha affermato monsignor Cerrato: «Ritorna oggi don Bosco con la sua sempre valida, preziosa proposta di vita, con la sua fede ardente che è viva, con la sua fedeltà alla Parola di Dio». Poi  ha ricordato  «L’amore per i giovani e  il  forte desiderio riflesso sul suo volto di  portarvi all’incontro con Gesù e  accoglierlo come nostro migliore amico», sottolineando anche come don Bosco avesse  vissuto  73 anni con impegno zelante   al servizio e  nella grazia  di Dio. Inoltre ha  messo in luce  «le tre linee direttrici del programma di vita detti dal Santo “i tre amori”Gesù eucarestia, il Gesù vivo fra noi, presente nei Sacramenti e nel nostro cammino;  Maria Ausiliatrice, madre, sempre presente a darci sostegno  nel nostro cammino;  il Papa, vicario di Gesù Cristo, presenza di Gesù sulla terra che ci guida tramite  la Sua Parola».

Un volto umile proveniente  da una famiglia contadina di Castelnuovo d’Asti,  ma anche coraggioso   e militante come quando lo straordinario prete  in una Torino  in cui il  processo di industrializzazione attirava i giovani da  vari paesi del Piemonte con prospettive di lavoro ma li lasciava  abbandonati a loro stessi, disorientati, «capì che nel  suo tempo, all’apparenza abbastanza religioso si stava innescando un processo di scristianizzazione che avrebbe allontanato i giovani e non solo, dalla fede cristiana, e si buttò coraggiosamente nella società e organizzò  la presenza cattolica nell’educazione,  nella  società e  nel lavoro».  E citando un passo di don Bosco sulle attività salesiane che richiamava  la forza pacifica dello scrittore romano Tertulliano ai pagani: «I salesiani si sono gettati nel mezzo di  una società in movimento […] anche noi corriamo con voi», il vescovo Cerrato ha evidenziato  come  risuonano forti, belle e concrete le parole di don Bosco anche nel nostro tempo,  con il  programma di pacifica conquista nella società, che si chiama missione ed evangelizzazione: «Tu, don Bosco ci insegni a porci come presenza, far fiorire nella società  opere e iniziative  davvero umane e corrispondenti al cuore dell’uomo». E ancora un  volto  pervaso di una letizia, luminosa del divino come quella di  San Filippo Neri, a cui il presule è  legato. Ai fratelli e sorelle e salesiani di don Bosco dell’Istituto è andato infine  il ringraziamento per la loro opera educativa che svolgono  con amore appassionato  per i giovani e per il loro futuro.

Facevano trasalire gli animi  su Gesù e su don Bosco, in particolare  i ritornelli  dell’“Incontro a Te noi camminiamo” e “Don Bosco ritorna, tra i giovani ancor: ti chiaman frementi di gioia e d’amor”, diretti con maestria dal professore Luca Piacentini  e animati da ragazzi e ragazze della secondaria di I grado e  dal Movimento della Gioventù Salesiana locale.

Al termine monsignor Cerrato ha ricevuto per mano del  direttore don Eligio la maglia  dei MGS di Ivrea, con impresso  il motto del cardinale Giovanni Saldarini  Adiutor Gaudii Vestri, Al servizio della vostra gioia.

Al motto di farsi prossimo dell’educatore e pedagogo san  Giovanni  Bosco e tema  dei lavori delle Giornate di Spiritualità del 2013 si è riferito il preside don Dante: «Un maestro, padre, amico dei giovani che insegna ad aiutarli ad essere buoni cristiani e onesti cittadini».

Dalle parole dei giovani, Federica Salerno (Zilly) del MGS di Ivrea:  «Oggi è una festa di gioia nella presenza di Gesù e don Bosco celebrata  per noi e per la prima volta dal vescovo Edoardo Cerrato»  e di un’altra brillante stella del movimento Linda Bravo: «All’Istituto Cagliero già sabato  pomeriggio  abbiamo festeggiato il santo fra divertimento e condividendo le sue parole  con quelli dell’oratorio Don Bosco  di Cerrone e Cuceglio.  Una volta al  mese ci incontriamo con la Famiglia salesiana per ricordarlo insieme a Maria Ausiliatrice  con una celebrazione eucaristica insieme a sacerdoti, cooperatori e animatori».

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(da “Il Risveglio Popolare” del 31 gennaio 2013)

Fotoreportage di © Enzo A. Borin – 27 Gennaio 2013

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