IMPREVISTI DI PRIMAVERA

Un affascinante “viaggio”nella vita con eventi imprevisti che fanno emergere un “nuovo io”, sensazionale e tutto da scoprire  

GIANNI FERRARO, 14.08.2015

TORINONon il solito romanzo ma uno che bussa al cuore di chi è capace di ascoltare con animo puro, scevro da condizionamenti e pregiudizi. Uno spaccato di vita intrisa non solo di sentimenti ma soprattutto di riflessioni. “Imprevisti di primavera” (Edizione 2014 Kimerik, Pagine 298, € 15),  presentato al Salone internazionale del libro di Torino,  ha in sé tutto ciò che serve per diventare un romanzo di successo per la sua autenticità, schiettezza e semplicità.

Uno scritto a due mani, denso e scorrevole dove gli autori scandagliano l’animo umano in una descrizione attenta dei personaggi che vuol raccontare molto più di ciò che di loro appare.  Un’osservazione minuziosa dell’intimo sentire, un andare oltre a ciò che si desidera mostrare per comprendere ragioni e motivazioni di comportamenti e modi d’essere. I personaggi di “Imprevisti di primavera” raccontano le paure, i dubbi e le fragilità che ci accomunano, ma anche la forza, la determinazione e il coraggio che in situazioni estreme si è in grado di tirare fuori scoprendo dei nuovi noi stessi. Un viaggio quindi in quelle zone non molto frequentate dell’animo umano con le sue contraddizioni apparenti ma anche con la determinazione di chi traendo insegnamento dagli errori commessi rischia il tutto per tutto per mettersi in gioco, vincendo timori e ipocrisie e decidendo di abbandonare la poltrona da spettatore per divenire finalmente attore della propria vita. Una vittoria  dell’autenticità contro le pressioni e finzioni che la società costruita impone. Gli autori, Teresa Laterza e Daniele Bellucci, lungi dal mostrare di detenere verità da sbandierare, con molta umiltà e semplicità d’animo ricamano uno scritto delicato che ha il potere di scuotere, di interrogarsi su ciò che di veramente importante costituisce l’essenza di quel cammino meraviglioso che chiamiamo vita. Un romanzo psicologico – introspettivo ma anche d’azione dove non mancano i colpi di scena e dove il lettore finisce col sentirsi parte viva del romanzo, gioendo,  soffrendo e sperando con i personaggi. Indubbiamente uno scritto da non perdere che lascia un segno, insegna e arricchisce al contempo.