AL CIRCOLO DEI LETTORI SI PARLA DEL GIORNO DEL RICORDO
Un convegno “Per non dimenticare” tra gli appuntamenti in programma dal 4 al 17 febbraio
GABRIELLA OLDANO 10.02.2012
TORINO – Un’altra pagina celebrativa di storia, come quella della “Giornata della memoria” del 27 gennaio 1945, che va conservata e trasmessa di generazione in generazione «Per non dimenticare», come esplicita il titolo del convegno celebrativo del “Giorno del Ricordo”, ovvero le vittime delle Foibe e dell’esodo di trecentocinquantamila profughi istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra, che si svolge oggi pomeriggio alle ore 16.30 al Circolo dei Lettori di Torino, in via Bogino 9. È organizzato dall’ «Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia»-Comitato di Torino e Consulta regionale del Piemonte,(via Parenzo 90/15-Torino). in collaborazione con la Regione Piemonte, la Provincia e la Città di Torino.
L’argomento sarà trattato dallo studioso Guido Rumici e, con lui, affronteranno il tema i testimoni dell’esodo, Fulvio Aquilante, presidente del Comitato provinciale ANVGD di Torino, e Antonio Vatta, presidente della Consulta piemontese esuli di Venezia Gulia e Dalmazia, poi Mario Carossa, consigliere della Regione Piemonte, Giuseppe Cerchio, vicepresidente del Consiglio provinciale della Provincia di Torino e Maurizio Braccialarghe, assessore alla Cultura della Città di Torino (per info: www.circololettori.it e www.anvgd.com, anvdg.torino@email.it ).
Il Giorno del Ricordo, che cade il 10 febbraio, è stato commemorato ieri, venerdì 10 febbraio prima alle ore 9.30, con una Santa Messa in Duomo a Torino concelebrata da don Giancarlo Garbiglia, rettore del Duomo di Torino, e cantata dal coro C.A.R.P. delle Valli di Lanzo e poi al Cimitero Monumentale, in corso Novara, dinanzi al monumento dedicato alle vittime delle foibe e dell’esodo. In quell’occasione Piero Fassino, sindaco della Città, ha voluto mettere in luce come «in tempi recenti l’Italia abbia saputo dare in tale giornata il giusto riconoscimento al sacrificio dei nostri connazionali, affinché il tempo non cancelli le tracce di quei drammatici eventi. Per questo, è giusto, istituire giornate del ricordo, non solo per rendere onore a chi ha pagato con la vita e drammatiche sofferenze, ma per rendere vivi nella coscienza del Paese quei tragici fatti e impedire che orrori analoghi non possano ripetersi». Solo al 2004 risale la legge approvata dal Parlamento italiano con la quale si istituisce tale ricorrenza.
A Palazzo Lascaris si è svolto giovedì 9 febbraio,un seminario «La storia, la memoria, i luoghi» per il Giorno del Ricordo, organizzato dal Comitato regionale Resistenza e Costituzione, in collaborazione con l’istituto piemontese per la storia della Resistenza, la Provincia di Torino e l’ANVGD.
Il prossimo appuntamento sarà venerdì 17 febbraio per la cerimonia commemorativa con posa di una corona alla targa dedicata dal Comune di Torino agli Esuli istriani, fiumani e dalmati.
Si è dato però al via ai vari incontri celebrativi in programma con la mostra aperta dal 4 fino al 19 febbraio, allestita nella Sala Mostre della Regione Piemonte, in piazza Castello 165. Nei tre percorsi pannelli di grandi dimensioni, cimeli, testi storici, pubblicistica dell’epoca e immagini documentano la presenza degli italiani nei territori dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia sin dall’Impero romano ai giorni nostri; la tragedia delle foibe e dell’esodo in Italia in campi profughi dopo l’annessione alla Jugoslavia nel 1947 e infine la testimonianza di vita a Torino nei campi profughi e nelle Casarmette di Borgo San Paolo. Si tratta di “Terre da sempre italiane occupate da un regime straniero” e di “beni italiani confiscati dallo stato jugoslavo”.
All’inaugurazione l’assessore regionale alla Cultura Michele Coppola ha espresso la presenza della Regione «al fianco delle associazioni degli esuli, attivamente impegnate nel promuovere iniziative ed eventi rivolti soprattutto ai giovani, per tramandare la loro testimonianza».
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