LA COLLEGIATA DI SANT’ORSO
Ad essa è dedicata una mostra fotografica
SETTEMBRE 2001
NICOLE ZANCANELLA
AOSTA – Lasciandosi alle spalle l’Arco d’Augusto e proseguendo lungo Via S. Anselmo, sulla destra si apre il vicolo che conduce ad una delle più belle chiese di Aosta, la Collegiata di S. Orso. Costruita sui resti di un antico edificio religioso del V secolo, deve l’attuale aspetto di stile tardo gotico alla volontà del Priore Commendatario Giorgio di Challant (seconda metà del 1400) e il nome a S. Orso, sacerdote presente in Valle d’Aosta tra il VI e l’VIII secolo d.C., venerato sin dal IX secolo per i suoi poteri di guaritore.
Inoltrandosi nel chiostro, si rimane quasi abbacinati dalla luce del sole che illumina un prato verdissimo, racchiuso sui quattro lati dal celebre colonnato i cui capitelli in pietra narrano vicende bibliche, episodi della vita di S. Orso e favole dal valore esemplare, come La volpe e la cicogna, creando una singolare commistione di sacro e profano.
In un ambiente aperto sul porticato è stata allestita la mostra fotografica intitolata al “Tesoro della Collegiata”. Su tre sale, due sono dedicate a suppellettili liturgiche e paramenti risalenti ai secoli compresi tra il XIII e il XIX, mentre la terza ospita le immagini di ciò che resta in vita di un ciclo di affreschi, ancora visibili nel sottotetto della Chiesa, voluti da Anselmo d’Aosta nel XI secolo.
Scopo ultimo degli organizzatori è dare vita a una mostra permanente che permetta di ammirare questi stupendi capolavori dell’arte orafa. La scelta del luogo in cui esporre in futuro i preziosi ricadrà molto probabilmente sul Priorato, bellissimo palazzo adiacente al chiostro, sorto anch’esso su iniziativa di Giorgio di Challant. L’edificio colpisce il visitatore per la ricchezza dei fregi in terracotta delle finestre, che ben si coniuga con la semplicità della pietra locale usata come laterizio nella realizzazione della torretta e dei due corpi di fabbrica laterali.
Tuttavia le immagini fotografiche documentano con grande eloquenza lo splendore di reliquiari, messali, cofanetti, crocifissi, calici. Pregevole la statuetta-reliquiario raffigurante S. Orso, rivestito di un lungo manto con l’orlo punteggiato di gemme di diverso colore, incastonate in minuscoli fiori. Il santo regge nella mano destra un pastorale e sulla spalla sinistra è posato un uccellino, simbolo di umiltà.
La mostra è aperta tutti i giorni tranne il lunedì, orario 9.00 – 13.00 e 14.00 – 18.00.