DA GIOVANNI PAOLO II A BENEDETTO XVI
Gli ultimi mesi di malattia di Karol Wojtyla e l’elezione di Joseph Ratzinger
OTTOBRE 2005
GABRIELLA OLDANO
Domenica 30 ottobre alle ore 20,30 nel Salone Pluriuso di Romano Canavese, in località Cascine via Ponte Chiusella, si terrà la presentazione del libro Da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI di Alessandra Ferraro con la partecipazione straordinaria del cardinale Tarcisio Bertone, del nostro vescovo monsignor Arrigo Miglio e di Giacomo Sado, direttore Rai della Valle d’Aosta.
La serata organizzata dall’amministrazione comunale di Romano, guidata dal sindaco Antonio Conto, sarà per il nostro Canavese la “prima” di presentazione dell’opera, una testimonianza che descrive il passaggio tra due pontificati, frutto dell’esperienza dell’autrice quale inviata Rai durante gli ultimi mesi di malattia di Karol Wojtyla e l’elezione di Joseph Ratzinger al soglio di Pietro.
Con semplicità e chiarezza il volume, arricchito da fotografie, introduce il lettore nei grandi eventi della Chiesa e mette in evidenza il segno della continuità tra i due papi così vicini e così lontani, tanto simili eppure apparentemente tanto diversi.
Una continuità che si è espressa anche nel recente soggiorno estivo in Valle d’Aosta di Benedetto XVI a Combes d’Introd, nella stessa casa salesiana di papa Giovanni Paolo II quasi per sentirne la sua vicinanza e per affrontare, come lui in occasione degli incontri pubblici, temi tanto impegnativi. Basti ricordare l’ultimo accorato appello, lanciato proprio dalle montagne valdostane, nell’Angelus del 24 luglio 2005 per «un rinnovato umanesimo, nel quale fede e ragione cooperino in fecondo dialogo alla promozione dell’uomo e all’edificazione dell’autentica pace», unica via da contrapporre al demonio del terrorismo.
La conferma, semmai ce ne fosse bisogno, che le vacanze del Papa «non provocano un corto circuito con la realtà del mondo, piuttosto ne consentono una visione ancor più armoniosa, come solo chi è vicino alle vette può avere», afferma Enzo Romeo, vaticanista nell’introduzione all’opera.