IL CAMMINO DI MARCELLA
L’esperienza pregnante, ricca d’amore, di una mamma ed un fotoreporter che si battono per «dare voce a chi non ha voce e gambe a chi non ha gambe»
Daniele Giubileo,20.08.2013
CALUSO (TO)– Nell’accogliente sala della biblioteca della nuova scuola media di Caluso, si è svolto recentemente l’incontro dedicato a “Il cammino di Marcella”.
«Tutto iniziò nella notte fra il 12 e il 13 aprile 1997,lungo la autostrada A26 – racconta Anna Rastello, la mammma di Marcella – mentre ero alla guida della mia auto quando,forse per un colpo di sonno, accadde l’imprevedibile: l’automobile iniziò a sbandare all’improvviso,andando a fermarsi violentemente contro il guardrail. La mia bambina Marcella,di 8 anni,a causa dell’urto cadde dal viadotto Piani,alto 26 metri».
Quelli che seguono sono momenti drammatici: i soccorsi non riescono a trovare la bambina ed, allora, Anna implora la Madonna per ritrovare sua figlia facendo il voto di andare a piedi a Lourdes.
Nel 2011, questo “Cammino” prende forma. Anna con il fotoreporter Riccardo Carnovalini,amante della natura, parte da Sarzana, paesino ligure al confine della Toscana, percorrendo circa mille600 km. in 67 tappe per arrivare a Lourdes.
Con questa iniziativa Anna e Riccardo hanno voluto lanciare un messaggio alla società, invitando la gente a rapportarsi in modo del tutto naturale con le disabilità di ognuno senza ipocrisie o falsi perbenismi. Hanno voluto «dare voce a chi non ha voce e gambe a chi non ha gambe» raccogliendo esperienze di vita di chi è diversamente abile. Nel loro peregrinare di strada in strada, incontrando volutamente tante persone, hanno voluto far capire che «i disabili sono persone esattamente come noi e cosi vogliono essere trattati». Per fare questo è necessario, però, lavorare con i disabili e non per i disabili,come invece si fa di solito. Solo così le barriere psicologiche e non solo quelle architettoniche potranno essere abbattute.
Dopo Lourdes, nel mese di luglio del corrente anno 2013, il “Cammino di Marcella” è ripreso con partenza e arrivo a Torino per un totale di 576 Km. lungo le strade del Piemonte. Nelle tappe di questo secondo tour,Anna e Riccardo incontrano Associazioni ed Enti comunali,con il preciso obiettivo di coinvolgere e sensibilizzare gli amministratori su queste importanti tematiche. Con la gioia nel volto credono fermamente che la loro fatica possa servire affinché «le persone portatrici di disabilità abbiano un inserimento più agevole nella società senza doversi sentire diversi ed isolati nei rapporti interpersonali».
L’intero viaggio è documentato sul sito www.camminodimarcella.movimentolento.it con foto e video girati da Riccardo Carnovalini