GESÙ STORIA DELL’UOMO, STORIA DI DIO
Con Giacomo Poretti che fa il pieno al Centro Congressi del Santo Volto nell’incontro con il teologo Ferruccio Ceragioli moderato da Gian Luca Carrega
LORENZO CUFFINI, 15.06.2015 FOTOGALLERY
TORINO – “Gesù storia dell’uomo, storia di Dio” è stato il tema della serata svoltasi mercoledì scorso nel magnifico Centro Congressi del Santo Volto, nell’ambito delle manifestazioni culturali promosse per l’Ostensione 2015.
Chiamati a parlarne l’attore e giornalista de “La Stampa” Giacomo Poretti, ben noto per la sua comicità insieme ad Aldo & Giovanni, ed un teologo, don Ferruccio Ceragioli, direttore della Facoltà Teologica di Torino e Rettore del Seminario Maggiore Diocesano. A fare da trait d’union, l’ideatore ed organizzatore dell’evento, don Gian Luca Carrega, direttore della Pastorale della Cultura della Diocesi. Così il nuovo trio formato da “Giacomo, Ferruccio e Gian Luca” per quasi due ore ha catturato l’attenzione del folto pubblico presente, dimostrando che si può affrontare una questione da far tremare i polsi senza parlare dal pulpito o da addetti ai lavori o con un linguaggio da iniziati.
L’intento con cui è stata lanciata questa iniziativa è stato chiarito da don Roberto Gottardo, presidente della Commissione Diocesana per la Sindone, che ha introdotto l’incontro: parlare della figura di Gesù, ma mescolando un po’ le carte e scompigliando un po’ gli schemi a cui siamo generalmente abituati. Sia nelle persone chiamate e farlo, sia nei linguaggi utilizzati, sia nella imprevedibilità stimolante del confronto tra due approcci sulla carta diversissimi.
Diciamo subito che l’obiettivo è stato raggiunto; entrambi, Giacomo Poretti e Ferruccio Ceragioli, sono riusciti a farlo in perfetta continuità, pur con punti di vista così lontani, quello del teologo, e quello dell’uomo di spettacolo: accomunati però dalla stessa passione sull’argomento.
L’intervento di Ferruccio Ceragioli è stato una carrellata – sintetica quanto efficace sul Gesù che ci viene presentato dai Vangeli : dal neonato di Betlemme bisognoso di tutto al Figlio dell’uomo libero e consapevole che porta fino in fondo la sua missione sulla cima del Calvario, in una progressiva e anche sconvolgente rivelazione del vero volto di Dio, portata a compimento con la Risurrezione. Giacomo Poretti ha raccontato, nel modo che tutti conosciamo, il suo rapporto personale con Gesù di Nazaret: dai primi ricordi d’infanzia – legati alle statuine del presepio e alla tradizione famigliare – alla rilettura odierna degli episodi che più lo hanno colpito nel Vangelo; magari con i personaggi “attualizzati” nella loro condizione , intinta nei colori della cronaca … con una pubblica peccatrice che diventa una olgettina e qualche fariseo un ricco borghese benpensante con attico in centro città.
Il meccanismo ha funzionato perché, in nessun momento, il Comico ha cercato di fare della teologia né il Teologo ha rincorso la battuta troppo facile. Restando ciascuno nel proprio campo, sono riusciti a dare una lettura, per dir così, contemporanea e “in stereo” di molti episodi evangelici presentati al pubblico. Quando, quasi per scherzo, al termine dell’incontro, i due relatori hanno provato a “scambiarsi” le domande del pubblico, si sono ritrovati a riconoscersi entrambi nella frase spassionata di Pietro a Gesù : “Signore, da chi andremo? Solo Tu hai parole di vita eterna”.
Fotogallery di Carlo Cretella
{photogallery}images/stories/Fotogallery2015/SantoVolto{/photogallery}