FESTEGGIATI I 110 ANNI DELLA FONDAZIONE “ASILO MARIUCCIA”
Mariuccia, in punto di morte, ha lasciato alla madre il testamento verbale: aiutare, sorreggere e amare le ragazze abbandonate o messe sulla cattiva strada, per le quali la vita è supplizio ben peggiore d’una precoce morte.
PRINCIPIA BRUNA ROSCO – 30.09.2012
MILANO – Il 19 settembre 2012 si sono festeggiati i 110 anni della nascita della Fondazione “Asilo Mariuccia”. Ciò è avvenuto alla presenza della Vice Sindaco di Milano, Maria Grazia Guida e del generale Camillo de Milato, Presidente di detta istituzione.
Questa Fondazione è un’istituzione preziosa per il territorio lombardo in quanto è volta a salvare le fanciulle da genitori, mariti e conviventi violenti, protettori infami. Essa è stata fondata da Ersilia Bronzini Majno, una delle protagoniste dell’emancipazionismo milanese di fine Ottocento.
Attraverso l’impegno a favore dei ceti più disagiati, con alcune donne della Milano-bene, aveva dato vita al “femminismo pratico” ma, nel 1902, dopo il dolore subito per la morte della figlia Mariuccia di soli tredici anni, fondò l’Asilo Mariuccia, divenuto poi l’attuale Fondazione. Mariuccia stessa, in punto di morte, lasciò alla madre il suo testamento verbale: aiutare, sorreggere e amare le ragazze abbandonate o messe sulla cattiva strada, per le quali la vita è supplizio ben peggiore d’una precoce morte. Ersilia eseguì, religiosamente, il testamento, superando ostacoli insormontabili. E ora, a distanza di ben 110 anni, possiamo affermare che tutto ciò è diventato realtà.
Mission della Fondazione “Asilo Mariuccia”
La Fondazione non ha scopo di lucro e opera esclusivamente per fini di solidarietà sociale. Offre assistenza sociale e socio-sanitaria a minori. Porge pronta accoglienza a minorenni di ambo i sessi, bisognosi di ricovero immediato, dei quali, prima di decidere sul definitivo accoglimento o su altri modi di assistenza, occorre studiare il carattere e le necessità tenendo conto dell’ambiente di provenienza. Accoglie in strutture residenziali aventi strumenti di osservazione e pedagogici, soggetti minorenni, maschi e femmine, con disturbi della vita affettiva e della socialità, che presentino problemi di disadattamento o turbe del carattere o del comportamento, e debbano essere allontanati da ambienti familiari considerati, per le loro norme di vita, affettivamente o socialmente carenti o patogeni. Ha lo scopo di educare e di dare insegnamento professionale, a scuola, presso terzi o con laboratori interni, a minorenni a rischio a seguito di incuria o maltrattamenti o provenienti da ambienti familiari riconosciuti incapaci di adeguarsi a principi educativi e morali necessari per una crescita del soggetto nel rispetto delle norme della vita civile. Promuove e cura l’assistenza dei minori anche dopo la loro dimissione e ciò sia mediante l’istituzione di servizi di cura ambulatoriali, pensionati, comunità alloggio o analoghe organizzazioni, sia in ogni altra forma che ne favorisca l’inserimento nella vita civile e del lavoro. Si occupa di compiere a favore degli assistiti anche le pratiche legali che fossero richieste dalla specificità dei casi. A quanto sopra la Fondazione provvede nei limiti dei propri mezzi.
Parla il generale Camillo de Milato e Maria Grazia Guida, vice Sindaco di Milano
«Ringrazio Maria Grazia Guida, Vice Sindaco di Milano, che ha voluto onorarci della sua presenza. – afferma Camillo de Milato, presidente della Fondazione “Asilo Mariuccia” – Ho constatato che è una donna che parla la nostra stessa lingua in quanto nel percorso della sua vita ha lavorato come assistente sociale specialista in diversi servizi pubblici socio-sanitari della Provincia e del Comune di Milano, si è occupata di consultori familiari, di affidi, di interventi nel penale minorile e nell’area dedicata all’infanzia. E’ stata responsabile di progetti nei settori minori e giovani dell’amministrazione Comunale, ha gestito i servizi territoriali diurni e domiciliari rivolti alla popolazione anziana del Comune di Milano, ha collaborato con Don Virginio Colmegna nella Caritas Ambrosiana e presso il consorzio Farsi Prossimo e, insieme a Don Colmegna, ha aperto la Fondazione Casa della Carità di Milano. Si sta occupando delle emergenze urbane, delle gravi situazioni di marginalità e di progetti volti a favorire la coesione sociale ».
Camillo de Milato esprime, poi, un particolare apprezzamento per i suoi collaboratori facente parte del Consiglio d’Amministrazione Tiziano Barbetta, Mario Furlan, Silvia Lillia Gardino e Diego Montrone, per il direttore Maurizio Faini, i responsabili dei poli Bruno Campagnani e Mariangela Mezzopane, nonché per tutti gli educatori che quotidianamente prestano la loro opera a favore delle mamme con minori o ai minorenni. Ringrazia tutti gli intervenuti ed i Presidenti di altre Fondazioni o Associazioni di volontariato e solidarietà che hanno voluto testimoniare la loro vicinanza ad un Ente che lega il suo nome alla città di Milano e conclude: «Mi piace pensare che Ersilia Bronzini Majno, se oggi fosse stata presente, sarebbe stata oltremodo contenta di vedere i risultati conseguiti dalla sua fondazione».
E con entusiasmo Maria Grazia Guida dichiara: «Mi fa piacere essere qui a festeggiare questo compleanno che è un importante traguardo sociale. Questa fondazione è un gioiello che andrà ancora più valorizzato in modo che possa essere messo a disposizione degli altri. Questa è una delle realtà lombarde che hanno fondato donne che avevano un patrimonio e l’hanno messo a disposizione dell’umanità. Ora tocca a noi riprogettarla per rilanciare un futuro migliore per chi ha subito oltraggi e violenze alla propria persona, pertanto, ci dobbiamo occupare fattivamente per offrire loro una risorsa di vita migliore. So quanta fatica costa questo impegno senza che, peraltro, si abbia una ricompensa economica. La ricompensa più bella è quella di vedere queste giovani donne sorridere, ciò mi fa pensare a una loro seconda nascita».
Testimonianze
Molto commossa, fino alle lacrime, ha preso la parola la dott.ssa Rosanna Giordanelli, responsabile della Comunità di Via Loria: «Crediamo nel nostro lavoro e, quando vediamo che molti di loro si recuperano, ci sentiamo molto orgogliosi perché verifichiamo che il nostro compito non è stato inutile. Questo è un’attività che riempie le giornate e la vita; siamo coinvolti fattivamente e mentalmente 24 ore su 24 e per 365 giorni all’anno perché, anche quando non siamo in servizio, il nostro pensiero è sempre rivolto alle persone cui accudiamo e tutto quello che facciamo è finalizzato al bene sociale».
Maurizio Faini, direttore della Fondazione da dieci anni, anche lui molto emozionato, afferma: «Cerchiamo di instaurare una relazione tra educatori e ospiti perché il nostro lavoro, il progetto educativo è basato su questo presupposto e sulla relativa fiducia. La storia di questi 110 anni documenta quante anime sono state aiutate, sanate, quanta assistenza sociale si è provveduto a portare avanti con gli assistenti sociali, assistenza intesa a costituire intorno agli ospiti un ambiente familiare, attuando percorsi educativi che abbiamo portato avanti, tutti finalizzati a far acquisire ad ogni ospite una sufficiente autonomia ed una responsabilità di comportamento tali da consentire loro un buon inserimento sociale».
Alla festa c’erano molte mamme con i loro bambini, alcune che avevano già terminato il loro percorso e, tutte hanno testimoniato il loro percorso e il ritorno in società, che è un ritorno alla vita.
Visitando le comunità e parlando con le ospiti, si prende atto con immensa gioia che, in queste strutture, dopo le “spine” fioriscono le “rose”: le persone sorridono, rifioriscono, rinascono perché si sentono amate e aiutate a ricostruire la loro vita.
E’ quanto continuerà a perseguire con maggiore intensità il Generale Camillo de Milato che si è sempre interessato di volontariato per essere utile al mondo civile. Ora, nella nuova veste di Presidente della Fondazione Asilo Mariuccia, con grande passione lancia un caloroso appello a tutte le associazioni nel sostenere la Fondazione affinché continui ad aiutare i ragazzi, i bambini e le loro mamme, senza dimenticare i profughi, puntando sul reinserimento sociale degli ospiti attraverso la formazione e il lavoro.
Per chi intendesse elargire contributi, potrà provvedere con bollettino postale – Conto corrente postale intestato a: Fondazione Asilo Mariuccia Onlus – Via M. Loria,77 – 20144 Milano – Poste italiane Spa c/c 50374206 – oppure con bonifico bancario – Fondazione Asilo Mariuccia ONLUS – Codice Fiscale: 80102590157 – Banca Intesa San Paolo Spa – Via Verdi, 8 – 20100 – Milano – (IBAN) IT13R0306909400000000349972 – CIN R – ABI 03069 – CAB 09400 – c/c 349972.
Foto di Genial Company visibili su http://www.albumitalia.it/wpit20120919ait2aabcit0-mi-milano-asilo-mariuccia-110-anni-camillo-de-milato-maria-grazia-guida-settembre-2012.htm