“DONNA DELL’ANNO 2015” LA MALESE AICHA BELCO MALGA
Con lei altre due finaliste, l’italiana Alessandra Morelli e l’indiana Shruti Kapoor, premiate dalla Regione Valle d’Aosta. Donne vere, ricche di valori, impegnate in prima linea contro le ingiustizie del mondo
MARTINA PRAZ 25.03.2015 FOTOGALLERY
AOSTA – Donne vittime di violenza, sottomesse all’anacronistico focolaio domestico, bambini e anziani considerati extra classe, paura e atti terroristici che aspettano dietro l’angolo. Lo sanno bene Aicha Belco Malga, Alessandra Morelli e Shruti Kapoor , tre donne fortemente impegnate a battersi per la pace, la sicurezza e l’emancipazione femminile rispettivamente in Mali, Somalia e India.
Sono proprio loro le tre finaliste della XVIIesima edizione del Concorso “La donna dell’anno 2015”: venerdì 20 marzo, sono state premiate dal presidente del Consiglio Regionale Marco Viérin nella magnifica cornice del Teatro Splendor di Aosta. Ad accoglierle, oltre agli applausi del folto pubblico in sala, la giornalista Rai Alessandra Ferraro che ha saputo far emergere le loro testimonianze con stuzzicanti domande e curiosità. Una serata coinvolgente intervallata da brani musicali sul tema dell’uguaglianza e della solidarietà eseguiti dai giovani talenti della “Sfom Orchestra”, diretta da Mauro Gino e dal Coro di voci bianche della Fondazione Istituto musicale della Valle d’Aosta “Canto leggero”, diretto da Luigina Stevenin. Ad allietare la serata anche la partecipazione straordinaria del maestro Carlo Benvenuto che ha eseguito il brano “Incanto donna”, dedicata a tutte le donne, al loro genio e versatilità.
Ha vinto il premio di 30mila Euro come Donna dell’Anno 2015 Aicha Belco Malga. “Questo premio–sottolinea commossa – mi permetterà di perseverare nel mio ruolo di donna-leader al servizio della pace e della sicurezza, in quanto il mio paese, il Mali, ne ha davvero bisogno”. Ed èproprio vero, la stoffa del leader non manca proprio ad Aicha, e nemmeno il coraggio e l’amore per la propria terra. Sono queste le qualità che l’hanno spinta a scendere in politica, iniziando un duro cammino, a cui ha contribuito una mamma che l’ha sempre fatta studiare, anche se femmina. L’obiettivo? La promozione sociale delle donne sottomesse e dei piùpiccoli, arruolati tra le fila dei bambini soldato. Il risultato? Nel 2013 èstata eletta deputato a Tessali, nell’Assemblea Nazionale del Mali, una prima vittoria che le ha consentito di impegnarsi ancora di più: “Ogni giorno mi batto – racconta Aicha Belco Malga – affinché tutte le donne abbiano la possibilità di studiare e diventare quello che desiderano e non solo di imparare a prendersi cura del proprio marito e lo faccio rispettando i diritti e la giustizia perché non si vincono i conflitti con la violenza e le ingiustizie con l’ingiustizia”.
Toccante anche la testimonianza di Alessandra Morelli, l’italiana delegata in Somalia, a Mogadishu, per l’alto commissariato dell’ONU per i rifugiati. Anche lei è una donna che vive nel conflitto ma fa dell’amore per il suo lavoro e del desiderio di dare speranza agli ultimi il suo punto di forza. Una forza che l’ha portata a continuare nella sua missione pur essendo stata vittima, nel febbraio 2014, di un attentato in cui hanno perso la vita sette suoi collaboratori. “Quando lavori in queste condizioni la paura da tua nemica diventa tua amica–spiega Morelli – bisogna metterla da parte per continuare a dare speranza a chi non ne ha più e non prendere decisioni avventate”. Donna granitica e determinata ha vinto il premio Popolarità, 20mila Euro da investire nel suo operato.
E dalla Somalia ci spostiamo in India, un paese dagli scenari meravigliosi ma, purtroppo, con il tasso più alto di stupri e violenze sulle donne. Shruti Kapoor non ha voluto essere spettatrice di questa ingiustizia : così, dopo aver subito delle molestie sessuali da parte di amici di suo padre, ha capito che bisognava agire concretamente. Nasce così “Safety”, una vera e propria scuola, in cui le donne indiane imparano ad avere consapevolezza di se ed a difendersi dai propri aguzzini. “Le donne meritano di essere libere dalla violenza – dichiara Shruti – voglio incoraggiarle a parlare e a condividere le loro esperienze affinché esse sperimentino il vero significato della sicurezza”. A lei e al suo impegno il terzo posto con un riconoscimento di 10mila Euro a sostegno della sua importante scuola.
Come da tradizione, a chiusura della serata, si assegna il Premio Soroptimist International Club Valle d’Aosta, del valore di 2.500 Euro. Ne ha beneficiato Selene Biffi, giovane imprenditrice esperta di “social innovation”, con una motivazione che mette in luce la sua voglia di cercare, conoscere e sperimentare nuove vie del mondo del lavoro, sfruttando nel modo giusto le tecnologie.
Ancora una volta può definirsi un grande evento “La donna dell’anno 2015”, che fa brillare lo spirito umanitario di questa piccola regione d’Europa, la Valle d’Aosta, portavoce dei valori di identità culturale dei popoli e soggetto attivo nella tutela dei diritti fondamentali per una società più giusta.
Le fotografie che seguono, sono di © Giulio Crivellari tratte dal sito www.giuliocrivellari.com
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