“DON BOSCO RITORNA”
Sulle note del celebre canto tradizionale salesiano, l’Urna del Santo torna a Valdocco.Dopo 4 anni in pellegrinaggio nel mondo, domani le celebrazioni in occasione dell’anniversario della morte di Giovanni Bosco.
Krizia Ribotta, 30.01.2014
TORINO – Dopo il lungo peregrinare in tutto il mondo, l’Urna di don Bosco è finalmente tornata nella Basilica di Maria Ausiliatrice a Valdocco, sua sede ordinaria. Proprio da lì era partita il 25 aprile 2009, in occasione dei 150 anni di fondazione della Congregazione Salesiana, per visitare il mondo intero e per ricordare a tutti l’inevitabile impegno e la fondamentale attenzione verso i giovani.
L’Urna di vetro racchiude una statua che è la fedele riproduzione dell’originale, custodita nel santuario di Maria Ausiliatrice. Il viso è stato ottenuto dallo stesso calco effettuato dallo scultore Benvenuto Cellini all’indomani della morte del Santo. La reliquia, inoltre, contiene la mano destra di Don Bosco, quella che lui sollevava per benedire i suoi ragazzi, per assolverli e per dare loro la Comunione.
Un viaggio, quello dell’Urna, che rientra nei festeggiamenti per preparare la strada alle celebrazioni del bicentenario della nascita di Giovanni Bosco (1815- 1888), in programma nel 2015. Un percorso spirituale mirato ad unire le sorprendenti storie e le affascinanti culture di tutti e cinque i continenti, facendo sosta in ben 132 Paesi. L’Urna, tornata in Europa nel 2012, ha poi proseguito la peregrinatio nelle diocesi italiane prima di rientrare a Torino, luogo del primo oratorio fondato da don Bosco.
Tra le ultime tappe, ad inizio gennaio, c’è stata Saluzzo, la cittadina medievale in provincia di Cuneo, che si offre come esempio curioso di come la tangibile testimonianza del Santo sia rimasta impressa nonostante i Salesiani siano andati via dal Marchesato ben 32 anni fa.
Nella sera dell’8, più di duecento i fedeli che hanno atteso la reliquia in piazza Denina nonostante il freddo e il ritardo con cui è arrivata. Presenti anche il Vescovo, Monsignor Giuseppe Guerrini, il sindaco Paolo Allemano e il gruppo degli Ex Allievi locali, guidati da Michelangelo Bianco, coordinatore locale dell’evento. Il giorno seguente, presso la Cattedrale di Saluzzo, sono state celebrate due Sante Messe (una al mattino per i ragazzi degli istituti salesiani e una alla sera) dal Vescovo, e i cittadini hanno avuto modo di venerare l’Urna e di pregare.
“Sapevamo che la città avrebbe risposto numerosa, ma era inimmaginabile in queste proporzioni” ha spiegato Bianco, illustrando come, purtroppo, non tutti i fedeli fossero riusciti ad entrare nella chiesa dell’oratorio cittadino in cui è stata fatta la veglia serale. Testimonianza, questa, che ha sottolineato come gli insegnamenti di Don Bosco siano stati messi in pratica dai cittadini, nonostante l’ordine religioso dei Salesiani (il secondo per diffusione, dopo la Compagnia di Gesù) non sia più presente sul territorio locale.
Quello di Saluzzo non è che un esempio di come le varie comunità abbiano accolto a braccia aperte l’Urna, facendo sì che nelle varie chiese che l’hanno ospitata, si respirasse un clima di gioia, fraternità e devozione, trasformate in musica sulle note di Giù dai colli, il canto tradizionale salesiano, conosciuto anche come Don Bosco ritorna. Perché il Santo è tornato, “è qui”, come recita lo slogan del pellegrinaggio, ed ora più che mai deve essere un punto fermo nella vita vacillante di coloro che, per un motivo o un altro, hanno perso la fede.
Domani, venerdì 31 gennaio, alle ore 11, a Valdocco, verrà celebrata la Santa Messa presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino. Alle ore 18.30, invece, presenzierà la Celebrazione Eucaristica Don Pascual Chávez Villanueva, Rettor Maggiore dei Salesiani.
Entrambi gli eventi possono essere seguiti dai fedeli in diretta sul sito www.missionidonbosco.org e su Telepace, il canale 515 di Sky.