“DISCERNERE LA VOLONTÀ DI DIO”
Finalità e dinamiche
ANTONELLA LUBERTI, 13 .03.2018
Roma -Pubblicato dalle Paoline Editoriale Libri in vista del prossimo Sinodo generale su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, il libro di Pietro Schiavone S.J. è una sintesi di quanto precedentemente esposto in “Discernimento. Teoria e Prassi” ed è destinato, non solo agli “addetti ai lavori”, ma a tutti, laici, soprattutto giovani inclusi.
Il Santo Padre, nella edizione de Il Video del Papa del mese di marzo, ha sottolineato la necessità della Chiesa di crescere nel discernimento spirituale. Papa Francesco non offre ricette, ma invita a discernere le situazioni personali e comunitarie, a mettersi in ascolto del Signore. “Preghiamo insieme perché tutta la Chiesa riconosca l’urgenza della formazione al discernimento spirituale, sul piano personale e comunitario”, ha affermato. “Discernere, tra tutte le voci, quale sia quella del Signore, quale sia la Sua voce che ci porta alla Resurrezione, alla Vita, e la voce che ci libera dal cadere nella “cultura della morte” ha aggiunto.
“L’epoca in cui viviamo ci chiede di sviluppare una profonda capacità di discernere”, afferma Francesco nel video. “Abbiamo bisogno di ‘leggere da dentro’ ciò che il Signore ci chiede, per vivere nell’amore ed essere continuatori di questa sua missione d’amore”.
Alla sollecitazione di Papa Francesco risponde l’autore, padre Pietro Schiavone SJ, che ha voluto con questo nuovo lavoro, in vista del prossimo Sinodo “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, scrivere sul discernimento non solo per gli “addetti ai lavori”, ma, soprattutto, per i giovani e i laici. Un testo più snello del precedente sempre però, con contenuti e richiami fortissimi alla spiritualità Ignaziana per cercare e fare la Volontà di Dio Padre.
Discernere la Volontà di Dio. Finalità e dinamiche
Finalità: chiedere al Padre di effondere il suo Spirito sulla nostra esistenza perché tutto il nostro essere e agire, da lui animato, diventi “sacrificio vivente, santo e gradito a Dio” (Rm 12,1), alla sequela del Verbo incarnato che ha fatto “sempre le cose, che gli sono gradite” (GV 8,29).
Dinamiche: dare ulteriore spazio allo Spirito sia purificatore, perché ci aiuti a smantellare la mentalità mondana (“non conformatevi a questo mondo”), sia santificatore, perché ci trasformi “rinnovando il nostro modo di pensare” (RM 12,2) e di “avere gli stessi sentimenti di Cristo Gesù” (Fil 2,5).
Poste queste condizioni, sempre in attenzione allo Spirito e alla Chiesa, sposa di Cristo e Madre nostra (cfr. Regole di discernimento), adottando appropriati metodi, potremo “discernere la Volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto” (Rm 12,2) farla e così prestare culto spirituale con e nella vita o, come traduce sant’Ignazio di Loyola, “in tutto amare e servire sua divina maestà”.
Degni di nota il discorso sulle condizioni richieste per raggiungere lo scopo; la spiegazione dei metodi per discernere, per cercare, cioè, e trovare la divina, paterna volontà; l’impostazione del discernimento comunitario; la presentazione delle regole da tenere presenti sia quando si è in cammino su vie di purificazione e di illuminazione, sia quando si vive vita unitiva; l’attenzione ad attualizzare le “regole da osservare per avere l’autentico sentire nella Chiesa militante” e a creare clima di gioia e di entusiasmo.
Dalla Presentazione del cardinale Angelo Comastri
“… Padre Schiavone, seguendo il lucido insegnamento che sant’Ignazio di Loyola ci ha lasciato negli Esercizi spirituali, vuole condurci a un amore intenso per Cristo: soltanto così la nostra vita parlerà di lui e profumerà di Vangelo e attirerà (e questo è lo scopo dell’apostolato!) tante persone all’incontro con Gesù. E così arriverà la gioia nei cuori.
Grazie, padre Pietro, per i lucidi pensieri che ci consegni e per le ispirazioni che ne derivano per il nostro apostolato. Per la maggior gloria di Dio!”.