COME SI PUÓ STAR MEGLIO ED ANCHE GUARIRE
Entusiasmante lezione del terapeuta spagnolo Carlos Gonzales
VALERIA TUBEROSI, 05.05.2015 FOTOGALLERY
TORINO – Vi siete mai chiesti se esistano modi diversi da quelli tradizionali per “curare” o alleviare le sofferenze psicofisiche? Se la risposta è sì saprete anche che oggi le proposte della medicina alternativa sono numerose e differenziate. Una di queste, che in Italia è ancora poco conosciuta, è stata presentata da Carlos Gonzalez, terapeuta di Leon, all’Università di Torino nell’incontro con gli studenti del Corso di Giornalismo della facoltà di Lingue e Letterature straniere.
Gonzalez, insieme alla dr.ssa Samantha Marcelli – personal ed executive coach esperta in benessere aziendale – ha tratteggiato le linee guida di un particolare percorso di guarigione centrato sulla combinazione dei principi che già negli anni ´40 il medico statunitense Stanley Burroughs aveva applicato e, poi, diffuso nel suo testo “Healing for the Age of Enlightement”.
Gonzalez, da sempre appassionato di terapie alternative, ha approfondito in maniera diretta questo metodo curativo dal terapeuta canadese Tom Woloshyn, allievo di Burroughs, per necessità personale: la malattia di sua madre, un tumore al colon, oggi guarito completamente. Da quel momento ha iniziato a proporre lo stesso trattamento a chi cerca una guarigione del corpo, della mente e dello spirito. Il Cammino di guarigione prevede alcuni passi basilari: una dieta disintossicante, la pratica dello yoga, la cromoterapia, l’aromaterapia, il massaggio Vitaflex, l’attenzione alla pulizia della mente (pensieri e parole) ed in particolare la preghiera.
«Sembrano nuove, ma sono pratiche che affondano le radici nelle tradizioni antiche e non solo orientali – spiega Gonzalez – anche nella Bibbia troviamo riferimenti ai digiuni, agli oli ed agli aromi, nonché al tocco che risana e all’importanza dell’utilizzo delle parole». Circa la cromoterapia già era nota ai tempi degli antichi egizi ed era oggetto di studio per il poter curativo dei colori da utilizzare nelle vetrate delle cattedrali. La scienza sta iniziando a studiare gli effetti di queste terapie. Un esempio fra tutti: le biofrequenze misurate dopo l’assunzione del caffè indicano, contrariamente a quello che si crede, un calo di vitalità, rinnovabile invece respirando degli oli essenziali utilizzati nella terapia. Gonzalez sottolinea l’importanza di un approccio olistico riferendosi all’immagine di una ruota di bicicletta, nei cui raggi sono racchiusi i diversi aspetti della nostra salute. Ovviamente tutti sono importanti, altrimenti come la ruota non gira con fluidità così sarà la nostra stessa vita, e ciascuno di noi ne risentirà a livello psicofisico.
Curare se stessi significa, quindi, avere cura di ogni nostro livello, fisico, mentale, spirituale e relazionale. Non è sufficiente controllare gli alimenti che mangiamo, occorre scegliere anche gli altri tipi di nutrimento: quello che vediamo, ascoltiamo, le persone che frequentiamo. Si tratta di un Cammino, non una passeggiata, e questo richiede un cambiamento nello stile di vita, una trasformazione. Ma per chi si è già accorto che, nella scienza medica, pur esistendo una pastiglia per ogni male, non sempre quella pastiglia funziona, il primo passo è già fatto. Approfondimenti: cell. 3663313662 – mail elcaminodelasanacion@gmail.com
Fotografie di Carlo Cretella
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