A PALAZZO MADAMA “I MONDI DI PRIMO LEVI”
Solo più un mese, fino al 6 Aprile, per scoprire fino in fondo la personalità eclettica e poliedrica di Primo Levi, un genio della cultura del novecento
SILVIA ALBA, 03.03.2015 FOTOGALLERY
TORINO – Si chiuderà il 6 aprile, a Palazzo Madama, la straordinaria mostra: “I mondi di Primo Levi – una strenua chiarezza” curata da Fabio Levi e Peppino Ortoleva. Evento promosso dal Centro Internazionale di Studi Primo Levi in occasione del 70°anniversario della Resistenza.
Alla mostra hanno collaborato Gianfranco Cavaglià e Anna Rita Bertorello per l’allestimento; Roberta Morti, per la ricerca e il coordinamento; Ars Media, per il progetto grafico e la realizzazione video; Yosuke Taki, per la sezione Carbonio e Cristina Zuccaro per la parte iconografica.
Creata e concepita per tutti, l’esposizione è particolarmente finalizzata ai più giovani, data l’importanza di Levi nella cultura e nella scuola del nostro e di altri Paesi. In particolare gli studenti potranno usufruire di visite guidate e percorsi didattici di approfondimento.
Primo Levi ha esordito come scrittore nel 1947 con il libro Se questo è un uomo, che racconta la propria esperienza di deportazione nel campo di sterminio di Auschwitz. Le successive opere di narrativa, saggistica e poesia, pubblicate in parallelo con il suo lavoro di chimico, ne hanno messo in luce tutta l’originalità di pensiero, frutto della sua personalità eclettica e poliedrica. Nel corso di questo anno 2015 uscirà a New York l’edizione completa di tutte le sue opere tradotte in inglese, quale massimo riconoscimento mai assegnato ad uno scrittore italiano contemporaneo. L’importanza internazionale di Primo Levi fa sì che la mostra, dopo Torino, sarà ospitata in altre città italiane ed estere.
Il visitatore si ritrova davanti ad una serie di pannelli, ognuno dei quali racconta un aspetto diverso della sua vita; alcuni ne delineano il lato artistico attraverso fotografie delle piccole sculture di filo di rame create da lui stesso, altri lo ritraggono al lavoro o con la famiglia, in altri ancora è possibile scoprire interviste inedite. Di particolare interesse è forse il pannello dedicato alla sezione “Carbonio” dove con una serie di simpatiche illustrazioni viene rappresentata la favola per bambini creata dal grande chimico, con protagonista un atomo di carbonio e le sue avventure.
«Il senso di una mostra su Primo Levi non sta nel raccontare con altre parole quello che il grande scrittore ha saputo così bene narrate con le sue – dichiarano i curatori della mostra, Fabio Levi e Peppino Ortoleva- ma sta nell’usare la sua stessa arte del mettere insieme linguaggi diversi per condurre il visitatore a scoprire i tanti mondi Levi. Sta nel fargli capire la coerenza che lega insieme tante avventure letterarie, apparentemente distanti l’una dall’altra ma più che mai utili per capire fino in fondo il mondo di un genio della cultura del Novecento».
Per ulteriori informazioni sulla mostra, vedi http://www.palazzomadamatorino.it/mostra.php?id_evento=250
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