4ª EDIZIONE PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA “SACRA FAMIGLIA”
Otmaro Maestrini, uomo eccezionale, senza mai stancarsi, porta al successo i poeti, gli scrittori e i pittori.
Principia Bruna Rosco – 27.03.2012
MILANO – Il 18 marzo 2012, nel Teatro all’interno della struttura della Sacra Famiglia di Cesano Boscone (MI), si è tenuta la quarta edizione del Premio Internazionale di Poesia istituito dall’Editore Otmaro Maestrini della Casa Editrice O.T.M.A. – Via Cesariano n.6 – Milano.
Tra i tanti concorsi che organizza il dott. Maestrini, il più prezioso è proprio questo tenuto presso la Fondazione Istituto Sacra Famiglia nella Sede di Cesano Boscone. Questa è una struttura che realizza servizi per persone in età evolutiva, giovani, adulti e anziani con disabilità cognitive e non autosufficienti, i quali, nella poesia trovano un dialogo e benessere per la salute mentale. Fabio Amato, che da anni segue questi ragazzi, queste persone con capacità cognitive ridotte, qualche anno fa, ha tenuto a farlo presente al dott. Maestrini, il quale, molto sensibile al problema della disabilità, soprattutto mentale, ha immediatamente programmato tale Premio con il Patrocinio del Comune di Cesano Boscone.
Come al solito, il Teatro era gremito di gente venuta da ogni parte d’Italia e del Mondo. Tutta la manifestazione è stata condotta dal dott. Otmaro Maestrini, uomo eccezionale che, senza mai stancarsi, porta al successo i poeti, gli scrittori e i pittori. E’ una persona che ha speso la vita per la cultura, che da oltre 25/30 anni sta vicino a chi non ha speranze di vedere le proprie opere letterarie pubblicate. Come tutti sanno, il costo della pubblicazione di un libro è troppo oneroso, pertanto, i poeti preferiscono tenerle nel cassetto. Per dar voce ai poeti, per mantenere in vita i loro sogni e le tante speranze, il Dott. Maestrini le pubblica gratuitamente, anche se con fatica perché non riceve alcun contributo da nessun Ente Pubblico.
Otmaro Maestrini è l’Editore della famosa e prestigiosa Agenda dei Poeti, la più importante e diffusa antologia poetica italiana che da ventitré anni ci tiene compagnia ogni giorno con una poesia scritta da autori nuovi e da altri che l’Editore ha portato al successo attraverso l’Agenda stessa e i suoi concorsi e premi. La preziosa antologia poetica: l’Agenda dei Poeti 2013, conterrà più di 450 opere poetiche che alimenteranno lo spirito e apriranno la mente. La riflessione che ne scaturirà leggendole sarà spontanea e positiva perché risveglieranno i ricordi che si pensava fossero stati dimenticati.
Sarebbe utile e istruttivo che le Istituzioni si facciano carico di acquistarla e distribuirla nei loro uffici e nelle Scuole.
Tutte le opere finaliste del Premio saranno inserite nella summenzionata Agenda dei Poeti 2013.
La Giuria di questo Premio di Poesia Sacra Famiglia era composta da giurati d’eccezione come Francesco Petti, Assessore alla Cultura di Cesano Boscone, da Fabio Amato, poeta e Presidente della Giuria, da Cristina Flumiani, Manuela Picozzi, dirigente della Fondazione Sacra Famiglia, da Toti Oggionni, Critico Letterario e d’Arte. Naturalmente, tutte le poesie sono state vagliate dalla Giuria che le ha giudicate molto intense e creative.
Vincitori della 4ª Edizione del Premio Internazionale di Poesia “Sacra Famiglia”con relativi commenti scritti dal noto Critico Letterario Toti Oggionni:
SEZIONE POESIA A TEMA LIBERO
1° Floranna USELLINI – I GIORNI DELLA PIOGGIA
Commento: Per aver saputo rendere in poesia un proprio trascorso, un paesaggio della crescita, l’intimo paesaggio dell’animo sensibile ad ogni avvenimento che dia una stretta al cuore; sensibile alle stagioni che raggruppano il tempo, le età della vita nella malinconia, una malinconia alleviante che alla fine il pensiero rasserena e riporta il sorriso nell’anima. Malinconia che sa attenuare senza dolore l’amarezza e la nostalgia dei ricordi.
2° Sarah URGESE – L’ALBA DELLA SERA
Commento: Sorge la luna al calar della sera. La poetessa s’abbandona al fascino della luna, dello splendore nella notte buia, resa più nera più la luce è chiara: quasi un’ antitesi tra valori. E’ l’alba della sera . La poetessa riesce a musicare il silenzio, a dar tono alla pace, a parlare di puro spirito, ma soprattutto della luce. Nello scenario non si avverte la presenza dell’uomo.
3° Mario RELANDINI – AUTUNNO
Commento: Osservatore della natura arborea ove reca in poesia il “ tenero cuore “ del possente tiglio che lascia cadere le foglie come silenzioso atto d’amore stendendo una calda coltre per riparare dalle intemperie dell’impietoso inverno tutto ciò che al suolo non potrebbe altrimenti resistere. Una spontanea corrispondenza di generosità che si ripresenta puntuale ogni anno in autunno. Il poeta Mario Relandini sottilmente induce a riflettere la condizione umana.
SEZIONE LIBRO EDITO
1° Dario GHIRINGHELLI – UN LICEO E VELENOSI MISFATTI
Commento: Il commissario di polizia Marco Del Vecchio da cinque anni presente sul territorio di Legnano, riesce a risolvere brillantemente la difficile matassa che riguarda l’assassinio dell’insegnante di matematica di un liceo. Con sistemi particolari, quasi esercizi della propria intelligenza, scova l’assassino, dopo avere preso in considerazione, orari, frequenze, caratteri dei personaggi, rocambolescamente accusa il preside, che si tradisce afferrando con la mano sinistra il suo accendino che il commissario gli restituisce lanciandoglielo. Ciò era il tassello mancante e leggendo il libro si scoprirà il perché. Dario Ghiringhelli è autore di parecchi romanzi legati ai sentimenti umani dominanti le azioni, rendendo al lettore immagini di psicologia.
2° Vera MARCOLINI – POESIE PER UN GIORNO O FORSE PIU’
Commento: Quando la parola dipinge con la “essenza della natura” le “sensazioni dell’anima”. La poetessa riesce a mostrare al lettore il paesaggio intrinseco del suo personaggio che sa ammaliare, distorcere dalle problematiche assillanti della quotidianità che offuscano e rammaricano, l’intrinseco che riaffiora. Le poesie immergono il lettore nei sospiri dello spirito e i profumi dell’animo. Poesia dopo poesia.
3° Caterina ROVATTI – AL DI LÁ DELL’OMBRA CHE AMO
Commento: La silloge poetica “Al di là dell’ombra che amo” conferma il mondo emozionale che fa della poetessa una presenza significativa nella cultura contemporanea. La sua poesia è un silenzioso intimo processo all’uomo, che appare depauperato dei valori primari che sono sentiti e seguiti da pochi nella società odierna . “Ci vorrebbe bellezza/ ci vorrebbe bontà/ per far ritornare/ la vita/ chiave di volta del mio universo.” L’uomo, mistero di agitazione che non sa essere creatore di pace.
SEZIONE NARRATIVA INEDITA
1° Martina BIANCHI – FENICI
Commento: Interessante, ove si racconta l’eterna lotta tra la speranza e la vita, tra il buio e la luce, tra il “cigno bianco e il cigno nero”, tra il bene e il male, tra il sogno e la realtà; la realtà di una giovane ragazza che si trova all’ospedale, in cura perché debilitata, ai limiti della speranza, che interiormente innesca una dura lotta per la vita. Traspare dal racconto una lotta nel “sé”, una vera e propria battaglia sostenuta tra il sé interiore e l’ego, dove alla fine i valori hanno il sopravvento, risvegliando un assopito personaggio, quello della cantastorie e del menestrello che segnerà il ritorno ad una vita propria e vera.
2° Amelia VALENTINI – SCUOLA DI CAMPAGNA
Commento: Meritevole, laddove la scrittrice elargisce il ricordo, un personale ricordo della fanciullezza, così da attirare ancor più il lettore e coinvolgerlo nel racconto facendolo sentire presenza. Meritevole perché usa un linguaggio semplice, equilibrato, libero da inflessioni locali; penetrante laddove sviluppa concetti incisivi, luoghi, momenti, che fanno storia, che sono la storia, la volontà di rinascita delle generazioni dell’immediato dopoguerra. Una giornata passata con la madre, insegnante nell’entroterra pescarese, ripescato ricordo dall’animo, dov’era racchiuso dal “sempre”. Colpisce l’aneddoto in cui la scrittrice avvalora i sacrifici della madre, la povertà degli alunni di quell’epoca e dei suoi coetanei all’indimenticabile scuola di Piano la Fara.
3° Azalen TOMASELLI – I TOPI
Commento: Molte conseguenze negative si manifestano, puntualmente, quando una egemonica egoistica educazione e una metodologia assillante e superba prende il sopravvento sull’uomo e sulla società, soppiantando le virtù umane che maggiormente contribuiscono alla fierezza e alla libertà dell’uomo. In primis la tolleranza, il rispetto, la sensibilità con cui l’uomo libero di agire è creatore di sviluppo e di progresso. Nel racconto “I TOPI” l’autrice Azalen Tomaselli lascia intravvedere i difetti e i danni collaterali di questo ancestrale e degradante comportamento derivante dal prepotente atavico sistema dove l’unica a insorgere è la rassegnazione, lo svilimento che genera la morte dell’amore.
SEZIONE POESIA DIALETTALE
1° Anna MIGLIACCIO – A SÈGGIA A RUTÈLLA
Commento: Con inusitata e consueta eleganza intellettuale e la capacità di avvalorare il significato della poesia e parimenti sminuire la sofferenza umana, la malinconia che l’accompagna. Il cuore della poetessa palpita alla vista di una ragazza che vive, “purtroppo”, su una sedia a rotelle, e le mormora “…Curàggio; è fatalità!…/ Stà diversità tùia…”, che sono stenti e sacrifici, ti rende onore e ti impara ad apprezzare ancor più la vita!
2° Attilio ROSSI – ËL PIASÌ D’ ARGALÉ VITA
Commento: Con la poesia in dialetto piemontese “El piasì d’argalé vita”, testimonia la propria interiorità ma soprattutto quella dei “donatori di sangue”.La sensibilità del poeta Attilio Rossi ne fa’ del gesto dei donatori “il piacere di regalare vita”; un gesto fraterno che proietta l’uomo nell’oasi della “speranza” verso un eterno esistente domani.
3° Silvana MOTTURA – LU MASARICOI
Commento: Bisogna dirlo, sostenerlo, la poesia vernacolare è stupenda, superando tempi e spazi senza perdere mai di significato o di emozione arriva diretta, spontanea ed è così che essa incanta! Silvana Mottura è poeta vernacolare, è l’interiore ricchezza di valori, l’interiore esperienza, l’interiore amore, è il rispetto massimo alle proprie radici, al luogo dove c’era, dove c’è la casa atavica, è l’espressione alchemica dei valori più belli colà acquisiti.
Senza nulla togliere a nessun poeta, mi permetto di segnalare che la poesia in vernacolo della simpatica e bravissima Silvana Mottura, da lei recitata con il talento di vera attrice di teatro e, pertanto, molto applaudita, ha dato una ventata di allegria alla manifestazione, dando un grande messaggio che è quello di tenere i propri genitori nella casa dove hanno vissuto e non di abbandonarli nelle cosiddette case di riposo. La Mottura, oltre ad essere quella insuperabile poetessa che noi conosciamo, è anche una bravissima cantante lirica. Prossimamente ci allieterà con una sua performance.
Molto significativa e in sintonia con il significato dato al Premio di Poesia che è la disabilità è stata la poesia di Gianni Iannantuoni. Il poeta ha inteso lanciare un messaggio molto attuale in questo particolare momento di crisi politica ed economica che stiamo attraversando: insieme si riesce a fare molto, si può fare di più. Questo sensibile poeta, da vari anni, si occupa anche di volontariato.
Eterea e meditativa è stata la poesia della Prof.ssa Caterina Rovatti che ha reso l’idea della purezza femminile. Questa delicata e eccellente poetessa è arrivata alla pubblicazione del terzo libro e sostiene che nei momenti più significativi e importanti della sua vita ha lottato ricorrendo poi, per ristabilire il suo morale, sempre alla poesia. Inoltre, la poetessa Rovatti, invita tutti ad avere uno scopo per cui lottare.
Anna Migliaccio ha affermato che è sempre stata premiata per le sue poesie sia in dialetto che in italiano e che questo successo lo deve al Dott. Maestrini che le ha dato la spinta e la possibilità di esprimersi.
Il poeta Fabio Amato, Presidente della Giuria, ha espresso con enfasi il senso del Premio che è quello di far conoscere la realtà della disabilità attraverso l’Arte. «Estrarre dai ragazzi la capacità di esprimere l’interiorità e le emozioni è positivo per la loro crescita psicologica».
Giuseppe Pittello, nella sua poesia ha espresso il calore della sua Calabria che ha emozionato il pubblico. La poetessa Stefania Grieco ha dichiarato di essere particolarmente emozionata, anche se, da veterana, avrebbe dovuto essere abituata.
La Dott.ssa Picozzi, responsabile dell’attività culturale della Fondazione Sacra Famiglia, si occupa, pertanto, di organizzare le attività mirate per i pazienti basate sull’Arte-terapia: musica, teatro, danza e poesia. «Infatti – afferma la dott.ssa Picozzi – il discorso di aprire le porte al pubblico esterno come i poeti, notoriamente molto sensibili, è la carta vincente per questi nostri ragazzi particolari, che hanno una sensibilità particolare che noi cerchiamo di far emergere anche attraverso uno scambio di idee e un confronto poetico». L’Assessore Francesco Petti afferma che la poesia è la comunicazione privilegiata per questi ragazzi che sono ospiti della Fondazione Sacra Famiglia. «Sono contento – dichiara l’Assessore commosso – che per questo Premio il disabile sia stato messo al primo posto dei valori esistenziali».
La manifestazione poetica è terminata con la promessa che gli autori partecipanti hanno strappato al Dott. Maestrini di essere anche per l’anno 2013 ancora lì a parlare di poesia.
Per il momento, l’Editore dà l’arrivederci al 6 maggio 2012 alle ore 10,00 presso il Salone delle Feste del Circolo Volta – Via Giusti n.16 – Milano, dove si terrà la premiazione del concorso “Premio Internazionale di Pittura, Poesia e Narrativa A.U.P.I. 2012” con relativa esposizione delle opere pittoriche per collezionisti e visitatori.