Dal Vangelo secondo Matteo
 
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo» (Mt 10,16-23)
 

 

Parola del Signore

 

Gesù ha parlato chiaro… ma noi, io per primo, abbiamo un po’ dimenticato come si fa ad essere davvero buoni cristiani. Ci piace la vita comoda, senza troppi problemi. Chi ha la fortuna di avere un lavoro rientra a casa la sera e, magari dopo cena, con le pantofole ai piedi, si siede in poltrona ed apre il Vangelo o la Bibbia. In quel momento il signor Rossi, chiamiamolo così, si sente un buon cristiano. Magari tutto il giorno non ha nemmeno rivolto un pensiero a Gesù, forse lo ha solo nominato un paio di volte invano mentre al volante stava rientrando frettolosamente a casa, per godersi il suo riposo… eccolo: un cristiano da salotto.

Ora che è a casa, nella tranquillità, si è ricordato di Dio, ha aperto il cassetto dove lo ha tenuto chiuso tutto il giorno… ed ha preso in mano il Libro. Ma a questo cristiano manca qualcosa… Sentiamo, signor Rossi: dov’era Gesù mentre lei strombazzava nervosamente mentre quella vecchina stava impiegando un po’ troppo tempo ad attraversare la strada sulle strisce pedonali? Dov’era Gesù mentre lei, signor Rossi, ha lasciato l’auto per fare la spesa – oh… solo due minuti! – senza pagare il posteggio? Dov’era Gesù, signor Rossi, mentre lei ha distolto lo sguardo da quel mendicante scalzo e sporco che stava lì, dietro l’angolo del suo ufficio? (…Badate bene, amici, il signor Rossi potrei benissimo essere io… o qualcuno di voi…). Ah, capisco signor Rossi! Ha dimenticato Gesù chiuso nel cassetto… accanto al divano!

Però, quando rientra a casa e riapre il cassetto… il signor Rossi diventa un buon cristiano e si scandalizza ascoltanto le notizie di cronaca al telegiornale, si meraviglia del comportamento dei figli dei vicini di casa… Ma il signor Rossi è davvero un buon cristiano? Va a Messa tutte le domeniche! E certo! All’uscita dalla parrocchia deve fermarsi a scherzare con i suoi amici Bianchi e Verdi, sono buontemponi quelli, sempre con il sorriso sulle labbra… cos’ha detto il parroco nell’omelia? Ah, non me lo ricordo; però senti questa barzelletta che mi ha raccontato Bianchi…

E’ proprio annacquato questo signor Rossi… un cristiano da salotto con le pantofole

Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe” (v. 16). Viviamo in tempi difficili: in Medio Oriente e in molte altre parti del mondo i cristiani vengono torturati e assassinati: “Guardatevi dagli uomini […] vi flagelleranno nelle loro sinagoghe” (v. 17). Le immagini sono sotto gli occhi di tutti. Pensiamo a quei 21 martiri coptibarbaramente uccisi sulle spiagge della Libia mentre le loro labbra sussurravano il nome Gesù! Altro che cristiani da salotto! E con loro migliaia e migliaia di cristiani vittime delle persecuzioni in Siria ed in Iraq.

In modo minore, più “subdolo”, il cristianesimo è minacciato anche nella nostra Europa, dove il solo fatto di portare una croce al collo può essere causa di discriminazione: pensiamo alla Francia, che in nome della laicità ha vietato esibire simboli religiosi nelle scuole; o al caso di Nadia Eweida, dipendente della British Airways, licenziata perché non voleva togliere la catenina con il crocifisso; o a quello della giornalista svedese Siv Kristin Sællmann, anche lei licenziata per avere condotto un tg con una croce al collo.

Ma  il cristiano con le pantofole... non si occupa di queste cose. Ricordate la parabola del seminatore? “Quello che è stato seminato nel terreno sassoso è l’uomo che ascolta la parola e subito l’accoglie con gioia, ma non ha radice in sé ed è incostante, sicché appena giunge una tribolazione o persecuzione a causa della parola, egli ne resta scandalizzato” (Mt 13,20-21). Il cristiano da salotto legge volentieri il Vangelo, ma… messo alla prova fugge subito dalle difficoltà e… preferisce riporre Dio nel cassetto… al sicuro.

No, Dio non sta nel cassetto! Lui è sempre accanto a tutti noi! E’ accanto al cristiano in fuga dai suoi persecutori in Medio Oriente, e, allo stesso tempo, è accanto al signor Rossi che per poco non investe la vecchietta che attraversa la strada. Sì, sta accanto a tutti e due! Sussurra anche alle orecchie del sordo signor Rossi: “Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate…” (Mc 8,18). No, non sempre ascoltiamo, eppure dovremmo, perchè: “non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi” (v 20). Lo Spirito Santo parla ai nostri cuori e, se lo sapremo ascoltare, nelle difficoltà parlerà anche attraverso la nostra bocca.  Non dobbiamo temere il male, perchè Dio è sempre con noi, anche nei momenti più difficili, anche quando tutto sembra perduto, lui è qui e ci guida verso la strada migliore.

Certo… la strada migliore non è sempre gradita dal cristiano da salotto. E’ pesante camminare su quei sassi con le pantofole… Qualche volta la via della salvezza passa per strade accidentate. Qualche volta, Dio ce ne scampi, passa addirittura per il martirio. Ma la via della Croce è quella che ci ha indicato Gesù, e attraverso la Croce  si arriva alla Risurrezione

Alessandro Ginotta

Il dipinto di oggi è “L’Angelo libera San Pietro” del pittore italiano Bernardo Strozzi, 1635 circa, olio su tela, 149 x 138 cm., Art Gallery of New South Wales, Sydney, Australia