GLORIA POLO A SAINT VINCENT SABATO 12 MARZO

Salvata dall’Amore misericordioso di Dio porta la sua testimonianza in tutto il mondo 

SALVO GANCI, 07.03.2016                   FOTOGALLERY

SAINT VINCENTDa un fulmine che attraversò quasi tutto il suo corpo e che la lasciò, per parecchi minuti, in arresto cardiorespiratorio conducendola “alle porte del paradiso e dell’inferno” parte la missione di fede della dottoressa Gloria Polo, medico dentista di Bogotá, in Colombia, che porterà la sua testimonianza “sull’esperienza di vita oltre la morte” sabato 12 marzo alle ore 15 al Palais di Saint Vincent, in Valle D’Aosta.

L’incontro, patrocinato dal Comune di Saint Vincent, è organizzato dall’imprenditore Enrico Buoni, fondatore del Gruppo di Preghiera Regina della Pace, in collaborazione con il giornalista Gianni Ferraro e il consigliere comunale Maurizio Castiglioni. L’introduzione alla testimonianza sarà affidata allo studioso e scrittore Flaviano Patrizi, autore delle pubblicazioni ufficiali su Gloria Polo, che riportano il riconoscimento ufficiale della Chiesa di Bogotà. Durante l’arresto cardiorespiratorio, avvenuto nel 1995, la dottoressa Polo racconta di essersi ritrovata fuori dal corpo e di aver vissuto al contempo un’esperienza indescrivibile e insieme meravigliosa.

Diego Manetti, docente e autore di saggi su tematiche religiose, tra cui il recente libro “Oltre la morte, la vita eterna spiegata a chi la cerca” Ed. San Paolo, descrive la testimonianza di Gloria Polo come «un’esperienza scomoda, poiché – afferma lo scrittore – ascoltando Gloria rischieremo di rimettere in gioco ogni nostra certezza. Ma sarà un rischio che varrà la pena di correre. E magari, al tempo stesso, saremo spinti al cambiamento, entrando in conflitto con noi stessi. Con le nostre abitudini che apparentemente ci sembrano buone, ma che possono celare il peccato». Poiché qualunque cambiamento “imposto” è un qualcosa che arreca sempre un po’ di fastidio. «Come quando – continua Manetti ironizzando – spinti dal desiderio di migliorare la propria forma fisica, ci mettiamo a dieta. All’inizio è dura. Tutto appare fastidioso. Ma al tempo stesso ci si sente incuriositi. Spinti dalla voglia di migliorare, di raggiungere la forma tanto desiderata. È la stessa sensazione che forse alcuni di noi proveranno ascoltando sabato prossimo la straordinaria testimonianza di Gloria, desiderosi di raggiungere e conquistare la sua ‘forma’ interiore. Lungi da ogni scetticismo. Mi capita spesso – aggiunge – di incontrare persone ‘particolari’ o presunte tali che dichiarano di convivere con visioni mistiche che poi si rivelano essere poco credibili. La credibilità sta invece nel saper spiegare di cosa si parla. E Gloria soddisfa pienamente questo parametro: il fatto che non chieda un euro rafforza la sua attendibilità. Nemmeno un rimborso spese. Chiede solo un luogo dove pregare e fare digiuno. Ho incontrato e conosciuto gente di Medjugorje. Riconosco l’estasi mistica. Con Gloria, con cui ho avuto il privilegio di recitare il Rosario, mi è capitato lo stesso. Vi renderete conto di come molta parte del suo racconto la farà ad occhi chiusi. Di come quando le parli di altro sembra una persona normalissima. Ma non appena le si chiede di rivivere la sua testimonianza muta aspetto. D’altronde si è vista all’inferno. Come darle torto».

Il vissuto di Gloria non fa altro che svelare quello che sarà il momento del giudizio che aspetta ogni anima. E lo fa svelando quella che è la sapiente pedagogia misericordiosa di Dio che le fa sperimentare un assaggio dell’indescrivibile premio eterno dei giusti da lei sottovalutato fino a quel momento, inducendola al pentimento, alla mortificazione del corpo e dell’anima. Nella sua esperienza di premorte dolorosa poté vedere nel “libro della vita” il vero valore delle sue azioni e delle sue omissioni, per mezzo delle quali aveva venduto la sua anima al diavolo e apparteneva a lui e al suo regno. Il suo ritorno alla vita, voluto miracolosamente da Dio, le darà la possibilità della rinascita nel perdono, portandola poi ad offrire la sua testimonianza in tutto il mondo.  «Non è una minaccia, fratelli miei – spiega Gloria Polo – al contrario, è l’esortazione di un Dio innamorato di noi tutti che vi dona me come specchio, perché possiate vedervi e decidervi. Dio vuole evitarci, infatti, di dover andare in quel buco orrido nel quale sono stata io, perché ci vuole con Lui nella gioia eterna. Lasciamoci allora trasformare da Lui e dal Suo amore. Ponete bene attenzione a quello che vi sto per dire e ricordatevelo: sapete che cosa causa maggior dolore nel giudizio particolare, fratelli? Vedere questo nostro Dio ardente per noi di un amore ineffabile che per tutta la vita ci ha cercato. Sì… sta cercando anche te, ora. Non fate come me, fratelli miei. Approfittate di questo specchio».

Racconta Manetti: «Sono andato a parlare con Gloria per cercare di dare un senso a quell’assurdo dolore per la perdita di mio fratello gemello, a soli 23 anni. Mi sono sentito subito appagato, come se il vuoto al mio interno fosse stato d’improvviso colmato di gioia. ‘Tu hai amato tuo fratello ogni giorno – mi disse – come puoi pensare che non ci sia niente dietro’. Mi fece capire che anche il dolore ha un senso. Se avessi una persona che ha perso tutto la porterei ad ascoltare Gloria». E conclude con questo messaggio: «Bisogna, forse, prima cadere per potersi rialzare. E incontrare Gloria Polo sarà, per alcuni, un’esperienza liberante.  Un’occasione per rialzarsi».

A molti santi, come per esempio San Giovanni Bosco, Santa Faustina Kowalska, Santa Josefa Menendez, Suor Lucia di Fatima, Santa Teresa D’Avila, Dio ha mostrato l’aldilà mentre erano in vita. A Gloria Polo che stava morendo Dio ha concesso una grazia eccezionale: sperimentare dove sarebbe finita e tornare per raccontare con veemenza a tutti quanti cosa c’è nell’aldilà.  «Sarà sicuramente un evento unico e irripetibile – sottolinea Gianni Ferraro – ascoltare la testimonianza di Gloria Polo che è venuta tre anni fa in Italia, e che adesso la vedrà protagonista, per la prima volta, nel territorio valdostano, catalizzando l’attenzione di tutto il nord-ovest». Un’occasione, insomma, che ci permetterà di renderci partecipi del significato più profondo della sua esperienza mistica, particolare per molti aspetti, che porta l’imprimatur del vescovo di Bogotà.

«Da vaticanistachiosa Alessandra Ferraromi piace ricordare Papa Francesco quando afferma che le esperienze mistiche sono interessanti perché sono esperienze prima di tutto vissute, che spesso nascono da eventualità traumatiche come accadde a Sant’Ignazio da Loyola e a San Paolo, cadendo da cavallo sulla via di Damasco. L’esperienza mistica è frutto di una trasformazione interiore che porta sempre ad una totale abnegazione di sé per  abbracciare Dio in tutta la sua imperscrutabile magnificenza».

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Fotografie di Giulio Crivellari

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