DIALOGO FRA CRISTIANI
San Nicola unisce cattolici e ortodossi che credono nell’azione salvifica della preghiera
Don Giuseppe SCIAVILLA, 19.02.2016
BARI – E’ stata la figura di San Nicola, venerato sia dai cattolici che dagli Ortodossi, il simbolo del summit “Cristiani in Medio Oriente: quale futuro?” svoltosi lo scorso anno nella sala consigliare del palazzo metropolitano di Bari.
Il convegno, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio e dall’Arcidiocesi di Bari-Bitonto, ha visto dialogare patriarchi ortodossi e responsabili cattolici provenienti da vari Paesi.
L’incontro ha evidenziato i problemi dei cristiani perseguitati d’Oriente e non solo. Tra gli interlocutori politico-istituzionali intervenuti c’erano figure di spicco come il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni e Paul Richard Gallagher, Arcivescovo Segretario per le relazioni con gli Stati della Santa Sede.
Mons. Gallagher, sottolineando come la presenza dei Cristiani in Medio Oriente sia significativa per il bene di tutta la società, ha richiamato l’attenzione sull’esodo dai loro paesi di origine che sembra non fermarsi a causa delle inadeguate condizioni di vita, di sicurezza e sopratutto di prospettive per il futuro. Per questo motivo è importante la sensibilizzazione della Comunità Internazionale al fine di far fronte all’emergenza umanitaria atta a garantire la loro sopravvivenza.
Nel presentare l’evento l’Arcivescovo di Bari, monsignor Francesco Cacucci, ha così espresso l’importanza del Santo patrono di Bari nel dialogo interreligioso: «Dire Bari vuol dire San Nicola. Questo Santo dell’Oriente è il più venerato dopo la Madonna e la vocazione ecumenica di Bari è legata a questo santo». Ha ricordato, poi, che già nel 1990 ci fu un importante convegno internazionale sempre promosso dalla comunità di Sant’Egidio in collaborazione con l’Arcidiocesi di Bari: “Uomini e Religioni”.
Non a caso il momento più importante della prima giornata dei lavori è stata proprio la preghiera ecumenica per la pace nella suggestiva e bella basilica di San Nicola, dove sono custodite le ossa del Santo, perché come spiega l’arcivescovo Cacucci: « San Nicola unisce i cristiani che credono nell’azione salvifica della preghiera».
In questa circostanza erano presenti il rappresentante del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, il Patriarca Greco-cattolico di tutto l’OrienteMelkita di Antiochia, il patriarca Siro Ortodosso, l’arcivescovo di Cipro, il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione delle Chiese Orientali.
Ai vari appuntamenti, inoltre, sono intervenuti il Segretario del Pontificio Consiglio dell’unità dei cristiani monsignor Brian Farrell, il Segretario generale della CEI monsignor Nunzio Galantino e il presidente del Pontificio Consiglio della famiglia monsignor Vincenzo Paglia, il fondatore e il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi e Marco Impagliazzo, nonchè altre personalità politiche di Francia, Gran Bretagna, Germania, Russia, Grecia e Libano.