SINDONE DAL 19 APRILE, CON LA DUE GIORNI DEL PAPA A TORINO IL 21 E 22 GIUGNO
L’arcivescovo Cesare Nosiglia segna il passo in preparazione dell’Ostensione della Sindone e dell’arrivo di Papa Francesco
TIZIANA BETTINELLI, 07.04.2015 FOTOGALLERY
TORINO – Si è tenuta mercoledì 25 marzo nella Sala Stampa vaticana la presentazione dell’Ostensione della Sindone 2015, in programma a Torino dal 19 aprile al 24 giugno prossimi, in concomitanza con i duecento anni dalla nascita di san Giovanni Bosco, e che sarà dedicata in modo particolare ai giovani e al mondo della sofferenza. In apertura dell’incontro, l’Arcivescovo di Torino, Monsignor Cesare Nosiglia, ha precisato i dettagli della visita di Papa Francesco, fissata per domenica 21 e lunedì 22 giugno.
È un’agenda ricca di appuntamenti importanti quella che aspetta il Pontefice: le sue giornate saranno scandite tra momenti di preghiera ed incontri. Tra questi ricordiamo il pranzo con i Giovani detenuti del Carcere minorile “Ferrante Aporti”, con alcuni senza dimora, immigrati e con una famiglia rom, il ritrovo con i Giovani in Piazza Vittorio e l’incontro con la Chiesa Evangelica Valdese, che sottolinea lo stile ecumenico di questo Pontefice. Papa Francesco avrà anche modo di incontrare i suoi famigliari in forma strettamente privata.
Afferma l’Arcivescovo: “Il programma corrisponde a quanto il Papa ha detto quando ha annunciato la sua visita a Torino: vedere la Sindone, celebrare i 200 anni di Don Bosco, due momenti forti e intensi che ci hanno indotto a privilegiare malati, disabili, giovani. Due sono i momenti di intensa spiritualità di questa visita: la contemplazione e la preghiera davanti alla Sindone e la preghiera nella Consolata. Cuore della visita è senza dubbio la celebrazione della messa che raggruppa non solo tutti i soggetti degli incontri specifici, ma l’intero Popolo di Dio”.
Questa ostensione si svolgerà all’insegna del motto “l’Amore più grande”. Spiega il Monsignore “Non c’è amore più grande che ci è stato dato di Gesù Cristo che ha vinto i nostri peccati pur essendo noi lontani da lui e ci ha amato senza che noi facessimo niente in cambio. Ci dà gratuitamente questo amore che è poi l’amore della misericordia del Padre”. Il pellegrinaggio a Torino per visitare la Sindone è quindi un viaggio interiore, che aiuta le persone a entrare dentro di sé e che ha il suo culmine nell’incontro con l’immagine dell’Uomo dei Dolori.
Proprio perché nella Sindone è forte il richiamo al dolore, i pellegrini malati riceveranno un’accoglienza particolare. Novità di quest’anno è la disponibilità di nuove strutture di ospitalità sul modello degli “Accueil” di Lourdes, realizzate in collaborazione con il Sermig, il Cottolengo e l’Asl Torino1.
Altro tema di questo viaggio è sicuramente la figura di Don Bosco, il “Santo dei giovani”. Infatti importante in questo evento è il tema educativo, poiché, come diceva Don Bosco, “l’educazione è una questione di cuore”. A tale proposito l’Arcivescovo ha ribadito che “educare significa contemplare e accogliere nell’Amore più grande di Cristo la via che interessa sia gli educatori che gli educati”.
Tra le iniziative correlate all’ostensione vi sarà l’esposizione nel Museo Diocesano del “Compianto sul Cristo morto” di Beato Angelico, a sottolineare anche il collegamento ideale tra l’Ostensione e il Convegno nazionale della Chiesa italiana intitolato: “In Gesù Cristo un nuovo umanesimo” che si terrà a Firenze dal 9 al 13 Novembre. Chiosa l’arcivescovo: “La Sindone offre veramente uno specchio di questo nuovo umanesimo: nell’amore più grande c’è anche l’uomo che risuscita, che ritorna a trovare la strada per superare ogni difficoltà e avere nella misericordia di Dio il massimo di incontro e di possibilità per la sua speranza”.
Un’altra iniziativa prevede un dono per Papa Francesco: le offerte, depositate dai pellegrini con grande discrezione al termine del percorso, verranno raccolte e consegnate al Papa il 21 giugno per far sì che “la solidarietà concreta di migliaia di pellegrini diventi anche un «fiore di carità» nelle mani di Francesco”.
L’intervento della Dott.ssa Elide Tisi, vicesindaco di Torino e presidente del comitato dell’ostensione, ha sottolineato come la presenza del Papa a Torino sia “un segnale forte per la città, un segnale di speranza per una città che sta vivendo una fase delicata di profonda e non facile trasformazione”. Il soffermarsi del Papa sull’attenzione ai più deboli è un invito ad accorgersi di chi ci sta accanto e fa più fatica, soprattutto in questo momento storico di crisi. Sottolinea così l’impegno delle istituzioni che fanno parte del comitato, delle aziende che sostengono la realizzazione dell’evento, degli oltre 4500 volontari che accoglieranno circa 850mila pellegrini.
La parola è poi passata a don Roberto Gottardo, presidente della Commissione diocesana per la Sindone, che ha presentato la guida “Pellegrini alla Sindone” in vendita sul sito della casa editrice Velar. Si tratta di una pubblicazione incentrata sui temi pastorali, senza però tralasciare qualche informazione storica e scientifica, preparata per accompagnare i pellegrini che si recheranno a Torino. L’obiettivo è infatti quello di aiutare i fedeli a entrare nella dimensione spirituale di preghiera, soffermandosi sui temi che aiutano a vivere in modo corretto questo pellegrinaggio alla Sindone, sulle motivazioni, le relazioni tra la Sindone e la vicenda di Gesù, il significato del Telo in riferimento alla fede Cristiana, la venerazione delle immagini. Vi sono anche degli accenni alla ricerca scientifica sulla Sindone, un breve paragrafo sulla sua storia, le meditazioni degli ultimi papi. La guida contiene anche delle brevi biografie di alcuni santi di Torino e del Piemonte, testimoni dell’Amore più grande. Non mancano le informazioni di carattere generale, come i servizi essenziali, la segreteria, le informazioni sull’accoglienza, le preghiere e le celebrazioni ed i social media: quest’anno, infatti, si racconterà l’ostensione anche attraverso mezzi moderni come facebook, twitter e youtube. Si tratta della sfida di affrontare un tema impegnativo su mezzi che di solito presentano argomenti veloci, di attualità, spesso con un linguaggio scherzoso, per far conoscere a tutti l’ostensione e tutto ciò che essa comporta.
È toccato poi a Don Luca Ramello, direttore della Pastorale giovanile della diocesi di Torino, presentare l’Happening degli Oratori e dei giovani, ossia la mini-gmg di 3 giorni organizzata per offrire ai giovani un percorso di contemplazione e riscoperta della Passione del Signore, ma anche per preparare il cuore all’incontro con Papa Francesco. Non solo pellegrinaggio, ma anche riscoperta della passione educativa di don Bosco e di tanti altri santi. I giovani pellegrini parteciperanno a diversi momenti di preghiera in cui saranno presenti la Croce originale della GMG, a indicare il cammino verso Cracovia, e l’icona dei giovani de “L’Amore più grande”.
“La macchina organizzativa è pronta. Volontari e partner nazionali e internazionali lavorano per far sì che l’accoglienza dei pellegrini sia percepita come assoluta” – afferma l’ingegner Maurizio Baradello, direttore generale del Comitato per l’Ostensione. Sono stati migliorati i servizi di mobilità, grazie anche a Trenitalia e Alitalia che hanno creato tariffe economiche per raggiungere Torino con facilità, e i servizi di sicurezza, per garantire la tranquillità ai pellegrini durante il percorso. Per quanto riguarda la possibilità di permanenza, Baradello cita anche l’ente Turismo Torino che si occupa dell’accoglienza alberghiera e l’ “Opera diocesana pellegrinaggi” per l’accoglienza nelle strutture religiose. Inoltre Seat Pagine Gialle ha creato un’app in occasione di questo grandissimo evento che fornisce numeri utili, aspetti culturali e turistici e una sezione interamente dedicata alla Sindone. Da ultimo l’ingegnere ricorda il servizio offerto da Shenker per la comunicazione internazionale che garantisce traduzioni e sostegno all’interpretariato.
Fotogallery di Carlo Cretella
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