ESEMPLARE LEZIONE DI VITA DI MATTEO GAMERRO
Il suo libro autobiografico “2grandi+2piccole” è un dono ricco di valori da custodire e trasmettere per imparare a vivere la vita anche nelle avversità
SAMANTHA MARCELLI, 07.02.2015
CALUSO – Grande successo per la lezione di Matteo Gamerro alle classi terze del Liceo Martinetti di Caluso. Una lezione di vita, facente parte del progetto “Educazione alla Solidarietà”, che ha coinvolto 150 studenti nell’incontro con l’autore del libro autobiografico “2grandi+2piccole” (Ed. dEste 2014).
Con sincerità ed autoironia parla del suo rapporto con la sclerosi multipla, una compagna di viaggio che a fronte di continue perdite fisiche gli sta permettendo grandi conquiste dell’anima. Le belle pagine del libro di Matteo Gamerro, premiato da don Ciotti Campione nella Vita, testimoniano il suo viaggio di ricerca interiore e fanno capire come la vita debba essere accolta a tutto tondo, anche quando si presenta assurda, perché «per apprezzare veramente un giorno sereno, devi sapere cosa si prova a stare sotto un cielo grigio».
Matteo, che ora ha 36 anni, è stato colpito dalla sindrome demielinizzante, detta sclerosi multipla, quando ventenne frequentava il politecnico di Torino e spesso si trovava a dover sostenere gli esami universitari negli stessi giorni di quelli medici. Oggi non solo svolge l’attività di ingegnere all’Alenia, ma si dedica anche a testimoniare l’amore alla vita, oltre ogni limite, e l’importanza di mettere a frutto i propri talenti, tanti o pochi che siano. Lo fa attraverso incontri e conferenze nonché tramite il suo blog www.altezzaculo.it con cui dice: «Voglio tornare ad essere padrone del mio destino… Non voglio dire che sia o che sarà facile … sarà un cammino di passi avanti e altri indietro, ma questa è la mia strada e non mi resta che percorrerla, ho avuto in dono solo questa vita quindi non mi resta che viverla appieno e fino in fondo!».
I giovani gli fanno tante domande, schiette e dirette: «Sei arrabbiato? Non vorresti farla finita? Come fai a reagire positivamente? Sei single?». Matteo risponde ad ognuno con pacatezza ed attenzione dimostrando come si possa rendere migliore la propria vita. La proiezione di un toccante video che sottolinea come “il chiedere aiuto non sia debolezza” chiude l’incontro con i ragazzi del Liceo Martinetti e Matteo annuncia la sua prossima sfida da “non camminante”: il Cammino di Santiago, con il motto “non per arrivare, ma per il piacere di farlo insieme”.
L’umorismo, l’autenticità, e la profondità di pensiero di Matteo si riflettono in ogni singola pagina del suo stesso libro e sono gli elementi caratterizzanti tutte le sue presentazioni che suscitano empatia e gioia contagiosa mentre offre dal vivo il suo grande esempio di vita.
Scrive don Luigi Ciotti nella bella prefazione al libro: «Matteo ha avuto il coraggio di non abbattersi. Preso atto della realtà, si è impegnato a trasformare l’avversità in opportunità, fare della malattia un criterio per discernere l’essenziale dal superfluo, per assaporare meglio la vita e fare tesoro di ogni suo momento, atteggiamento che spesso manca a chi, “sano”, rinvia sempre al domani il momento in cui cominciare a vivere davvero». Ancora don Ciotti reputa fortunati coloro che avranno l’opportunità di conoscerlo attraverso la lettura delle sue pagine che definisce: «un “dono” che siamo chiamati non solo a custodire, ma a “restituire” attraverso l’impegno. Impegno a credere in quello che facciamo, a stabilire relazioni sempre più autentiche, a vincere la paura e il pudore di manifestare le nostre fragilità affinché la nostra sia, sempre di più, una società della prossimità e della speranza».