OSTENSIONE DELLA SINDONE: “L’AMORE PIU’ GRANDE”

Straordinaria occasione di incontro tra fede e arte, dal 19 Aprile al 24 Giugno, con l’arrivo di Papa Francesco il 21 Giugno

TIZIANA BETTINELLI, 22.02.2015

Mons. Cesare Nosiglia

TORINO – «Dal buio della morte del Figlio di Dio è spuntata la luce di una speranza nuova: la luce della Risurrezione. Ed ecco, mi sembra che guardando questo sacro Telo con gli occhi della fede si percepisca qualcosa di questa luce

In effetti, la Sindone è stata immersa in quel buio profondo, ma è al tempo stesso luminosa; e io penso che se migliaia e migliaia di persone vengono a venerarla – senza contare quanti la contemplano mediante le immagini – è perché in essa non vedono solo il buio, ma anche la luce; non tanto la sconfitta della vita e dell’amore, ma piuttosto la vittoria, la vittoria della vita sulla morte, dell’amore sull’odio; vedono sì la morte di Gesù, ma intravedono la sua Risurrezione; in seno alla morte pulsa ora la vita, in quanto vi inabita l’amore». Con queste parole Papa Benedetto XVI meditava davanti alla Sindone cinque anni fa.

Oggi, a circa due mesi dal grande evento  di una nuova ostensione, nella cattedrale di Torino dal 19 aprile al 24 giugno, si contano già quasi 600 mila prenotazioni, a sottolineare l’importanza  per tutti i Cristiani del volto di questo Uomo dei dolori, che porta su di sé la passione dell’uomo di ogni tempo e di ogni luogo, le nostre passioni, le nostre sofferenze, le nostre difficoltà.

L’evento è organizzato nel minimo dettaglio in modo da offrire al fedele diversi percorsi di riflessione e preghiera, per combattere l’indifferenza e l’egoismo che dominano questo mondo: non solo l’ostensione del Sacro Lino, ma anche la creazione di mostre specifiche con pezzi unici dell’arte italiana. L’iniziativa è possibile grazie al contributo della Consulta per Torino (un gruppo che riunisce imprese impegnate nella valorizzazione del patrimonio artistico e culturale) e dell’Associazione Sant’Anselmo (organismo della Conferenza Episcopale Italiana per la promozione delle attività culturali).

In posizione strategica, proprio sotto la Sindone, nella cripta del Duomo – in quello che è il Museo diocesano – sarà esposto il dipinto del Beato Angelico (al secolo Giovanni da Fiesole, 1385 – 1455) “Compianto sul Cristo mortodel 1436, appartenente al Museo di San Marco di Firenze. Già nel ‘500, Giorgio Vasari descriveva le opere del Beato Angelicotanto belle che paiono veramente di paradiso”, così da creare il mito dell’artista come perfetto interprete di una religiosità pura.  «Il senso dell’arte come forma di predicazione e di preghiera, l’intenzione di esplicitare i contenuti della fede ed indurre alla meditazioneattraverso le immagini motivi che stanno alla base della pittura dell’Angelico sono strettamente legati con il valore simbolico della Sacra Sindone», sostiene  l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia.  Infatti, l’ostensione della Sindone  e l’esposizione del Compianto non sono legati tanto dall’identità del soggetto quanto dal fatto che «ci richiamano con forza  a quel ‘vedere’ che è il centro del pellegrinaggio sindonico… contemplare la passione e la morte di Gesù Cristo noncome un momento di fruizione estetica ma piuttosto come un forte richiamo a riflettere sul senso della nostra vita, e della nostra morte».

E proprio da tale richiamo irrompe il motto stesso dell’Ostensione: L’amore più grande che si manifesta nel profondo legame tra l’Amore di Dio per noi e l’amore che siamo chiamati a vivere nel servizio ai fratelli, in modo particolare alle persone con disabilità e a quelle che vivono nella sofferenza.

La presenza a Torino del Compianto rientra nelle finalità dell’Associazione Sant’Anselmo, con cui la Chiesa italiana vuole essere presente nei momenti cruciali della vita culturale dell’Italia e di Torino in particolare. E Nosiglia afferma: «Venire a pregare di fronte alla Sindone, visitare una mostra in cui è esposto uno dei capolavori dell’arte sacra italiana… è una proposta che abbiamo il diritto ed il dovere di fare, soprattutto quando il tempo ed il contesto sembrano invitare alla superficialità, all’individualismo, alla fruizione puramente emozionale».

Don Luigi Cervellin, Direttore del Museo Diocesano di Torino, ricorda che il progetto organizzativo della mostra è affidato al Prof. Maurizio Momo ed all’Arch. Chiara Momo, con il sostegno della Consulta per la Valorizzazione dei beni Artistici e Culturali di Torino; la presenza del capolavoro dell’Angelico è stata possibile grazie all’intervento del Curatore, monsignor Timothy Verdon, direttore del Museo del Duomo di Firenze, insigne storico dell’arte formatosi alla Yale University.

Il Compianto rimarrà esposto dal 16 aprile al 30 giugno e il biglietto di ingresso (4 euro) può essere prenotato sul sito www.museodiocesanoditorino.com. La visita alla Sindone è invece completamente gratuita, con prenotazione obbligatoria. Il sito ufficiale, nelle versioni italiana, inglese e francese, è www.sindone.org. Le prenotazioni on line, oltre che dal pc, potranno avvenire attraverso tablet e smartphone. Sono partiti anche i social network collegati all’ ostensione, su Facebook e Twitter. L’hashtag è #sindone2015. Si vuole offrire un completo strumento multimediale di informazione e di servizio in preparazione all’Ostensione e alla visita di Papa Francesco il 21 giugno.

A corredo dell’esposizione della reliquia sono previsti altri eventi di arte, musica, teatro, danza e fotografia, oltre che alcune iniziative editoriali. Come sottolinea Elide Tisivicesindaco di Torino e presidente del Comitato Organizzatore dell’Ostensione 2015 – «artisti, gruppi musicali, associazioni ed entihanno offerto la loro collaborazione per garantire una cornice di solennità e di festa all’Ostensione e contribuiranno a comporre il quadro degli eventi collaterali offrendo gratuitamente ai pellegrini momento di spettacolo e, al tempo stesso, opportunità di riflessione e occasioni per approfondire la conoscenza del Telo sindonico».

L’intera macchina organizzativa può contare sul sostegno di una squadra di partner pubblici e privati: istituzioni, enti ed aziende, rispondendo all’invito dei promotori, hanno messo a disposizione risorse economiche, competenze professionali e prodotti per contribuire alla realizzazione degli allestimenti, dei servizi per i pellegrini, delle attività di comunicazione e delle iniziative collegate all’evento. Con i nove promotori dell’Ostensione Arcidiocesi di Torino, Congregazione Salesiana, Città di Torino, Torino Città Metropolitana, Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Iren e Direzione Regionale Mibac – collaborano 42 partner, tra società, fondazioni ed aziende, ed altri sono destinati ad aggiungersi. Da ricordare il sostegno di acqua Valmora che proporrà il logo dell’Ostensione sulle etichette delle bottiglie e la collaborazione di Shenker per i servizi di traduzione in lingua inglese.

Grande importanza è inoltre data ai giovani. Per ora se ne contano circa 7mila – senza contare quelli che interverranno all’incontro con il Papa – e verranno ospitati nei vari oratori. Per loro è previsto un kit del pellegrino, oltre che eventi e percorsi appositi stabiliti dalla Pastorale Giovanile diocesana e salesiana attraverso il progetto TURIN FOR YOUNG. Un’icona con al centro la scena della crocefissione e nella cornice i volti di alcuni santi legati ai giovani compirà un pellegrinaggio negli oratori della Diocesi, i poli del pellegrinaggio, in ognuno dei quali sarà presente una proposta di meditazione. Interessante è il collegamento con il bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco,con la sua proposta educativa, di responsabilità,di testimonianza e di audacia,di formazione al lavoro,di impegno missionario.

I giovani pellegrini potranno trovare un importante INFO-Point presso la chiesa di San Francesco d’Assisi, nel cuore di Torino, dove è nato l’Oratorio di don Bosco. Sul sito www.turinforyoung.it , oltre che prenotare l’ospitalità in stile GMG, potranno consultare i percorsi artistici e culturali che si intrecceranno con la proposta pastorale.