RAI NUOVAMUSICA 2015: «MUSICA BELLA E INTERESSANTE»
All’Auditorium Rai di Torino e in diretta su Radio3 tre eccezionali serate con artisti di fama internazionale alla portata di tutti
Scilla Altavista, 04.02.2015 FOTOGALLERY
TORINO – «Finchè c’è musica la Rai c’è», questa l’apertura della presentazione di Rai NuovaMusica 2015: The Future Sound of Classical. La rassegna di musica contemporanea dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai propone anche in questa undicesima edizione un’offerta prestigiosa: a partire da venerdì 6 febbraio, tre concerti all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino trasmessi in diretta anche da Radio3.
Si tratta di prime esecuzioni, assolute e italiane, ma non solo. Perché il programma prevede anche opere di compositori considerati ormai dei classici per la musica del XX secolo. «I temi di questa edizione sono Boulez e la memoria», annuncia con orgoglio il Sovrintendente della “Orchestra Sinfonica Nazionale Rai” Michele dall’Ongaro.
Rai NuovaMusica 2015 dedica infatti l’ultimo concerto di venerdì 20 febbraio a Pierre Boulez, compositore, direttore d’orchestra e saggista di estrema rilevanza nel panorama musicale e culturale mondiale. In occasione dei suoi novant’anni, l’amico e direttore d’orchestra Stefan Anton Reck dirige il suo Livre pour cordes, composto tra il 1948 e il 1988, e le sue Notations I – IV e Notation VII, scritte invece tra il 1945 e il 2004. Il concerto vuole dunque essere «un omaggio al compositore e al diretto d’orchestra», sottolinea il Direttore artistico dell’OSN Rai Cesare Mazzonis. Oltre a questi brani di Boulez, vengono inoltre proposte composizioni di Olivier Messiaen e Anton Webern, altri capisaldi della musica contemporanea che Boulez amava eseguire. I due temi, Boulez e la memoria, sono dunque immediatamente collegati. Questa edizione di Rai NuovaMusica decide dunque post-modernisticamente di «giocare sulla memoria musicale», commenta Cesare Mazzonis.
Il programma del secondo concerto, venerdì 13 febbrario, diretto da Francesco Lanzillotta, prevede l’esecuzione di Le silence des sirènes di Unsuk Chin, su testi di Joyce con la soprano francese Donatienne Michel-Dansac. E’ la prima esecuzione italiana di un brano che Mazzonis elegge a simbolo della rassegna: «se le sirene parlano delle cose passate mentre i compagni di Ulisse continuano a remare in avanti, Rai NuovaMusica vuole invece fare entrambe le cose, abbracciare presente e passato». Altre due prime esecuzioni assolute sono in programma venerdì 13: quella di Gabriele Cosmi, Vardzia, e la prima esecuzione integrale di Luis de Pablo con i Tres piezas para orquesta. In apertura, invece, con la fisarmonica solista di Davide Vendramin la Storia di altre storie di Salvatore Sciarrino, un autore che «per la sua tendenza a trovare spesso ispirazione nel passato – commenta Mazzonis – può essere idealmente collegato a Claudio Ambrosini», le cui trascrizioni da Giovanni Gabrieli (Canzon XII Canzon I Sonata XIX) aprono il concerto inaugurale di venerdì 6 febbraio.
Nel programma del primo concerto, diretto da Tõnu Kaljuste, è inoltre previsto un altro omaggio, quello agli ottant’anni di Sofija Gubajdulina di cui si esegue l’Offertorium, con il talentuoso violinista Sergej Krylov. Tra Ambrosini e Gubajdulina, la prima esecuzione italiana di Swansong (Littlemore Tractus) di Arvo Pärt e Cantus Arcticus (Concerto per uccelli e orchestra) di Einojuhani Rautavaara, affermato compositore finlandese.
La produzione Rai è unanime nell’esprimere orgoglio per l’azienda e per la sua attenzione alla cultura e alla musica. «L’Orchestra Sinfonica della Rai ha la possibilità esclusiva di sperimentare», il che significa «registrare e poi trasmettere opere nuove, sperimentare nuovi direttori e autori non editi», tiene a rilevare Michele dall’Ongaro. Questo è un «lusso» unico; un «lusso di struttura» che, concorda il responsabile del Centro di Produzione Tv Rai di Torino Pietro Grignani, «è da collegarsi direttamente al senso implicito per cui la Rai abbia un’orchestra, cioè il fatto che sia servizio pubblico».
L’innovazione di cui la Rai va orgogliosa si esplica anche nella collaborazione, ormai giunta al sesto anno, con Club To Club, affermato Festival di musica elettronica a Torino. Per l’iniziativa The Italian New Wave, volta a promuovere la creatività musicale italiana, tre giovani produttori di musica elettronica si esibiranno nel foyer dell’Auditorium in un live set di mezz’ora prima di ogni concerto. I tre artisti, nell’ordine Lorenzo Senni, musicista elettronico di grandissimo successo internazionale, Alberto Ricca in arte Bienoise, anche co-fondatore dell’etichetta free jazz Floating Forest, e Davide Salvati altrimenti noto come Dave Saved, il quale ha recentemente guadagnato il consenso critico italiano e internazionale, proporranno inoltre negli intervalli i rework elaborati sui brani eseguiti dall’orchestra durante la serata.
Rai NuovaMusica si apre così ad un pubblico vario e dialogante:. è un altro importante aspetto della rassegnache si propone di offrire a tutti la possibilità di vivere la musica «interessante e bella» che suscita emozioni. Per questo anche il prezzo dei biglietti è molto invitante : 5 euro per gli adulti e 3 euro per i giovani.
FOTOGALLERY DI CARLO CRETELLA
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