BICENTENARIO DI DON BOSCO: IL VIA DEL RETTORE MAGGIORE

Si è tenuto a Roma l’incontro con i giornalisti che ha segnato l’inizio delle celebrazioni in onore del Santo

KRIZIA RIBOTTA, 06.02.2014

ROMA Il 16 agosto 2014, in occasione del 199° anniversario della nascita di Don Bosco, avverrà l’apertura dell’Anno Bicentenario, un arco di tempo durante il quale si punterà a ricordare gli insegnamenti del Santo che, a distanza di 200 anni, sono tutt’ora osservati in più di 130 Paesi da  decine di migliaia di religiosi e laici.

Proprio per questo si è tenuta, alle ore 11.30 di giovedì 6 febbraio, presso la sede dell’Associazione della Stampa Estera in Italia di Roma, una conferenza stampa internazionale per presentare le iniziative e gli avvenimenti più importanti che contrassegneranno quest’anno. In Via dell’Umiltà 83c, il dottor Antonio Preziosi, direttore del Giornale Radio Rai e Radio 1, ha moderato l’incontro tenuto dal Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Pascual Chávez Villanueva. Punto di riferimento per l’intera Famiglia Salesiana, il nono successore di Don Bosco, in diretta streaming, ha illustrato gli eventi del 2015 da non perdere. Primo fra tutti l’ostensione straordinaria della Sacra Sindone, nella primavera, e la probabile visita a Torino di Papa Francesco proprio per venerare il Sacro Lino e rendere omaggio a Don Bosco. In occasione di EXPO 2015, inoltre, la Famiglia Salesiana parteciperà in modo massiccio organizzando ben 30 eventi.

Presenti alla tavola rotonda anche monsignor Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio della Pace e della Giustizia, Suor Yvonne Reungoat Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice e Don Roberto Gottardo, presidente della Commissione Diocesana e Vicario Episcopale per la città di Torino.

La grande sfida per noi salesiani, oggi, è il pianeta dei giovani, in particolare quelli che non partecipano alle nostre attività, ma che restano esclusi, quelli che sono lontani e indifferenti”: queste le parole del Rettor Maggiore in conclusione del video riassuntivo che è stato presentato e che riprende le varie attività salesiane che operano in tutto il mondo. Sono quindi indispensabili dei buoni accompagnatori, quelli che il Santo chiamava “custodi momentanei”, affinché possano affiancare con ottimismo e fede la generazione del domani nella sfida educativa.

La nostra mission è di riuscire a raggiungere le giovani e i giovani nella loro cultura, sperando di far nascere in loro la gioiaha sottolineato la Madre Generale, ribadendo come il prete dei ragazzi sia ancora oggi un’ancora di salvezza per molti fedeli, che pregano e confidano in lui, specialmente per i più giovani, che lui aveva tanto a cuore. Don Bosco, infatti, è e deve continuare ad essere un esempio nel XXI secolo, in questa società in cui, in certe realtà, la malavita e la criminalità organizzata sembrano essere le uniche ad offrire protezione ai giovani.

Come ha infatti esplicitato il dottor Preziosi: Il Bicentenario non è un’operazione nostalgica o vacuamente celebrativa, ma un modo per confermare l’attualità di questa figura e la sua capacità di essere presente sempre nella vita di tutti i giorni”. Presenza, quella di Don Bosco, straordinaria, esattamente come l’Ostensione del 2015. L’esposizione della Sacra Sindone, dopo soli 5 anni, nasce proprio come evento collegato al Bicentenario– ha spiegato Don Gottardo, chiudendo il suo intervento con una simpatica battuta che sottolinea l’immensità del Santo in questione- Potremmo dire che Don Bosco è riuscito a fare anche questo, a tirar fuori la Sindone dal Cassetto quando gli altri non ci riescono”.

A portare la loro testimonianza spirituale nel nome di Giovanni Bosco, anche due ospiti del mondo dello spettacolo, Cristina Chiabotto, Miss Italia 2004 e brillante conduttrice televisiva e Flavio Insinna, elettrizzante conduttore e attore di alcune miniserie religiose, tra cui proprio una in cui ha interpretato Don Bosco.

Dopo aver raccontato la sua esperienza di ex allieva salesiana, la Chiabotto, emozionata, ha ribadito la presenza più attuale che mai del Santo: “Ha segnato la nostra vita, ed è un sogno che continua” ha commentato, ringraziando poi i Salesiani Don Bosco (SDB) e le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) di Torino.

Insinna, invece, ricordando Don Bosco (2004), diretto da Domenico Gasparini, ha dichiarato: “San Giovanni Bosco è stato per me una scoperta stratosferica. Lo conoscevo come tutti, anche mia madre ha studiato dai Salesiani, insomma le solite cose. Poi ho iniziato ad approfondire e ho scoperto una miniera senza fine”.

Ecco quindi che oggi c’è più che mai bisogno di rilanciare l’opera di Don Bosco, perché come sottolineato da Don Claudio Belfiore, presidente del Centro Nazionale Opere Salesiane per lo sport (CNOS): È necessaria che un’attenzione educativa a tutti i livelli venga svegliata, sia in famiglia che nelle istituzioni. Senza questa non avremo futuro: dobbiamo preoccuparci di come gli individui maturano, si relazionano e costituiscono la società civile. L’opera salesiana dà importanza ai giovani, quella parte di umanità, che don Bosco definiva la porzione più preziosa e più delicata dell’umana società, da cui dipende il futuro di una società stessa”.

Di seguito il video della diretta streaming con i momenti più salienti della mattinata.