COME COMUNICARE LA FEDE AI RAGAZZI DI OGGI ?
Risponde l’esperto Valerio Bocci con il suo libro “Comunicare la fede ai ragazzi 2.0 Una proposta di catechesi comunica-attiva”
Gianni Ferraro, 06.09.2013
Torino – “COMUNICARE LA FEDE AI RAGAZZI 2.0 Una proposta di catechesi comunica-attiva” (Elledici 2013, pagg. 256, Prezzo 15,00 €) è il nuovo libro di don Valerio Bocci, docente di comunicazione presso la Facoltà Teologica Salesiana di Torino e direttore della Casa Editrice Elledici. L’innovativo volume, presentato nel mese di maggio scorso al Salone del Libro di Torino risponde alla domanda “Come comunicare la fede ai ragazzi di oggi, sempre connessi con i nuovi media, iperattivi e cittadini di un mondo virtuale?”.
L’autore Valerio Bocci, che vanta una lunga e consolidata esperienza di catechesi avendo diretto per 21 anni la rivista per ragazzi Mondo Erre, si propone con questo suo libro di rispondere alla domanda più che mai attuale per i catechisti di oggi : quali “parole”, linguaggi e strumenti usare per annunciare il Vangelo ai giovani? Si tratta di parlare la loro stessa lingua del web affinché siano protagonisti di un’esperienza e non solo destinatari di un messaggio proposto come lezione scolastica. Per questo “Comunicare la fede ai ragazzi 2.0 Una proposta di catechesi comunica-attiva” presenta riflessioni, verifiche ed esempi concreti di catechesi “comunic-attiva”. Un mix di parole e immagini, idee e suggerimenti che entrano in connessione con i “ragazzi 2.0”. Il volume parte dalla constatazione che le tecnologie informatiche stanno imprimendo un forte cambiamento nell’organizzazione e nella trasmissione delle conoscenze.
«La catechesi – spiega Valerio Bocci – dovrebbe ispirarsi al concetto-chiave di “interesse” e di “motivazione” che è alla base di ogni curriculum conoscitivo ed esperienziale. E nello stesso tempo, adottare quelle formule comunicative che entrano più facilmente in connessione con i “giovani naviganti” degli spazi virtuali». Partendo da queste premesse, l’originale libro fa comprendere chiaramente che, oggi, l’ipertesto su carta è il format in grado di rispondere meglio al problema della comunicazione della fede alle nuove generazioni, favorendone il coinvolgimento cognitivo e relazionale. Ispirandosi al modello online, la “versione cartacea” offre molti percorsi di lettura con modalità interattiva particolarmente ricca e dinamica.
Questa nuova formula comunicativa, fatta di parole e immagini, attraverso “nodi” (pagine di testo), “link” (parola-chiave, “pulsanti”) e “unità informative”, entra più facilmente in connessione con i “giovani naviganti” degli spazi virtuali.