PER AMORE DEL TERRITORIO AD IVREA UN PROGETTO DI “TUTTO SOTTO IL CIELO”
Con Elena Monti e Michela Berti : “Luoghi interculturali”
ELENA CARFORA – 22.03.2012
TORINO – Per il lavoro, in tempo di crisi, è bene accontentarsi di quel che propone il mercato o si può ancora cercare di puntare su ciò che più interessa ai giovani, e loro attitudini? Hanno cercato di dare una risposta al riguardo Elena Monti e Michela Berti, cofondatrici dell’associazione eporediese «Tutto sotto il cielo», che lunedì 13 febbraio hanno illustrato la loro esperienza in Fondazione «Carlo Donat-Cattin».
Considerando il loro percorso formativo e professionale, il mettere a frutto le proprie passioni per farne un’opportunità lavorativa è stato possibile, seppure non facile, nonostante le difficoltà economiche che travolgono in questi anni il Paese. È stata la creatività e l’impegno di queste ragazze a vincere sulla crisi.
Elena e Michela, entrambe educatrici, infatti, insieme ad altre due giovani con profili curriculari e competenze professionali differenti, maturate in ambito educativo e delle arti, da Cristina Balabani, psicologa e danzaterapeuta, a Anna Maria Graziano, sociologa, hanno pensato di dar vita nel 2009 ad una associazione, quella «Tutto sotto il cielo» appunto, tenendo in considerazione la realtà territoriale dove vivono, quella del Canavese, per impegnarsi a “crescere” con esso, consapevoli di un cammino arduo da percorrere in un’area dove parecchie aziende sono chiuse. Certe però di voler contribuire a creare un nuovo modello di sviluppo economico e sociale che sappi guardare alla salvaguardia dell’ambiente e alla persona umana.
Il nome dell’associazione deriva dal pensiero del filosofo cinese Xun Zi che sosteneva la convivenza fra i popoli. Ed è proprio su questo concetto che si fonda l’attività dell’associazione: ‹‹L’idea è quella di aiutare i bambini e ragazzi a riflettere sull’importanza delle relazioni interculturali e poi anche sui vari temi, in modo dialogico e approfondito, dall’ educazione ambientale alla cittadinanza europea ai diritti umani e alla globalizzazione e anche a rifuggire dai “classici” stereotipi e pregiudizi che non fanno che aumentare le distanze fra le persone – ha spiegato Michela Berti.
«Tutto sotto il cielo» collabora con scuole materne e secondarie organizzando laboratori didattici in cui ‹‹si impara facendo attraverso giochi di ruolo o danza creativa; si affrontano quelle tematiche citate con le quali i bambini dovrebbero prendere confidenza a partire già dalle materne», ha aggiunto Elena Monti.
I laboratori mirano a valorizzare l’interculturalità e tra le attività per gli istituti superiori suscita un forte interesse la lezione didattica sugli stereotipi e i pregiudizi che vengono messi in discussione con un’analisi critica dagli stessi studenti.
Breve è la vita dell’associazione, ma tante sono le iniziative e la voglia di fare: ad esempio il progetto “Luoghi Interculturali”, che nasce a gennaio di quest’anno, nei locali di via Varmondo 22 ad Ivrea proponendosi come spazio educativo e di crescita personale e culturale per i ragazzi dagli 11 ai 14 anni. Un luogo dove i ragazzi possono essere seguiti dopo la scuola, dai compiti alle attività ricreative – dai giochi in sede alle gite giornaliere culturali alle attività sportive – facendo sviluppare le loro attitudini, crescere uno spirito aggregativo e dove trovare nuovi amici. Li affiancano educatori e volontari altamente competenti.
Un progetto lungimirante che è stato accolto dal Centro Migranti della diocesi di Ivrea che collabora con l’«Associazione sotto il cielo» per la sua realizzazione.
Per info: sui laboratori didattici e sui «Luoghi interculturali» contattare il mercoledì e il venerdì dalle ore 15.00 alle ore 18.00 Elena Monti cell. 340.8549402 o Michela Berti cell. 347. 8955287 oppure scrivere a tuttosottoilcielo@yahoo.it
CORSO DI GIORNALISMO FACOLTÀ DI LINGUE – FONDAZIONE DONAT-CATTIN